10/09/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/09/2025 10:45
"Saremmo il cuore continentale del Mezzogiorno d'Italia, un tempo crocevia perfetto tra Campania e Puglia, tanto che Federico II fece costruire qui i propri castelli. Tutto potenzialmente molto suggestivo, ma la favola medievale rischia di trasformarsi in un incubo quando si scontra con una terra priva di infrastrutture e scarsamente dotata di mezzi pubblici. A queste condizioni, scattate le foto di rito, quel che rischia di rimanere tra le mani è un biglietto di sola andata. Questa povertà infrastrutturale, oltre a rendere faticosa la vita in Basilicata, ci condanna a una frustrante marginalità, al punto da sembrare invisibili anche agli occhi del Ministero della Giustizia e del Formez". Lo dichiarano le consigliere regionali del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri, che proseguono:
"È stato infatti bandito un concorso pubblico per reclutare circa tremila persone da inquadrare nel Ministero della Giustizia. Bene, molto bene. Per Basilicata e Puglia è stata individuata un'unica sede concorsuale, a Lecce. Ora, per le e i candidati lucani alla sfida del concorso si aggiunge pure quella dei trasporti. Con i mezzi pubblici la sfida si fa da subito avvincente: prima bisogna raggiungere i capoluoghi di Provincia, poi, da lì, parte il pellegrinaggio in treno con una media di 4 cambi. Ovviamente le prime prove sono alle 8 del mattino, dunque bisogna mettere in conto di trascorrere la notte in stazione. Insomma, per i candidati lucani arrivare freschi e riposati sarà difficile, a meno che non si giochi la carta a pagamento del pernottamento in loco o del passaggio di qualcuno. Sembra già di vederli, quei genitori, amici, parenti carichi di pazienza riempire il serbatoio di benzina, sperando di tornare a casa vittoriosi".
"Eppure - aggiungono - tutto questo pesa: pesa ai candidati e a tutti coloro che li sostengono. Pesa vivere in una terra che non è collegata neanche con la regione vicina di casa; pesa sentirsi dire, tutte le volte, che siamo pochi e tocca a noi spostarci… anche perché si rischia di farci l'abitudine e di scegliere di non tornare più. O si esce dalla marginalità oppure sarà quest'ultima a cacciare noi. Serve visione, serve una politica in grado di leggere il presente per potere scegliere il futuro anziché subirlo come un destino amaro".
"E, sempre a proposito di concorsi, utilizzeremo tutti gli spazi possibili per ricordare al presidente Bardi che da luglio deve una risposta alle centinaia di professionisti risultati idonei ai concorsi indetti dalla Regione Basilicata e da ARLAB e pagati con soldi pubblici. Nella nostra Basilicata c'è o meno spazio per queste persone? Lo si dica con chiarezza - concludono Araneo e Verri - prima che la neve del 31 dicembre faccia estinguere le graduatorie e costringa altre persone ad andare via".