12/15/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/16/2025 09:08
Parlamentari, responsabili politici, esperti, professionisti dell'IA, esponenti del mondo accademico e rappresentanti di ONG riuniti a Westminster, Londra, hanno chiesto un rafforzamento del ruolo dei parlamenti nel plasmare lo sviluppo, l'applicazione e la regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale al fine di garantire il rispetto dei valori democratici e dei diritti umani.
Inaugurando la conferenza insieme a Sir Lindsay Hoyle, Presidente della Camera dei comuni, il Vice Segretario generale del Consiglio d'Europa, Bjørn Berge, ha affermato che l'intelligenza artificiale (IA) ha già cambiato il modo in cui i cittadini si creano un'opinione e in cui i loro rappresentanti nei parlamenti comunicano con il pubblico. Ha sottolineato che l'IA ha inoltre amplificato i rischi di manipolazione dell'informazione e ingerenze straniere, notando che "in alcuni casi, questi attori stranieri la utilizzano per colpire al cuore stesso della democrazia minando la natura libera ed equa delle elezioni".
Ricordando che la tecnologia deve essere al servizio delle persone e non viceversa, il Vice Segretario generale ha evidenziato la necessità di un'azione collettiva: "Poiché l'intelligenza artificiale non conosce confini, dobbiamo lavorare insieme per assicurare che i nostri processi democratici rimangano resilienti mentre gli ecosistemi dell'informazione evolvono, ponendo i diritti umani al centro. I sistemi automatizzati dovrebbero assistere, non sostituire, gli esseri umani".
Theodoros Rousopoulos, Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ha esortato i parlamentari europei ad assumersi la propria responsabilità democratica di supervisionare l'IA, insistendo sul fatto che "la tecnologia deve essere al servizio della rappresentazione, non un suo sostituto".
Evocando il mito di Prometeo, ha descritto l'intelligenza artificiale come "il potere della nostra epoca", mettendo in guardia rispetto alla graduale erosione dell'autonomia e del giudizio umani. Sebbene l'IA possa ottimizzare gli obiettivi, ha affermato, non può comprenderne il valore: "Se salvaguardiamo la dignità umana, facciamo in modo che la responsabilità politica resti nelle mani dell'essere umano e utilizziamo la tecnologia per rafforzare, anziché sostituire, la democrazia, non sarà l'intelligenza artificiale a determinare il nostro futuro. Saremo noi a deciderlo."
La conferenza, tenutasi il 15 e il 16 dicembre presso il Parlamento britannico a Londra, ha consentito di scambiare buone pratiche, chiarire i ruoli parlamentari nella governance dell'IA e mobilitare sostegno a favore della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale.
Il Consiglio d'Europa e l'intelligenza artificiale