03/04/2025 | Press release | Distributed by Public on 03/04/2025 01:21
Il Direttore tecnico di ARPAT, Marcello Mossa Verre, ha partecipato, il 20 febbraio 2025, alla presentazione del bilancio di sostenibilità del comparto chimico in Toscana, organizzato da Confindustria Toscana e giunto alla 25a edizione.
Nel suo intervento, Marcello Mossa Verre ha evidenziato progressi e sfide intercorsi dal 1999, anno di presentazione del primo bilancio di sostenibilità, che rappresenta uno strumento di "esame serio, consapevole, delle problematiche di contesto."
La longevità del bilancio (25 edizioni) dimostra un impegno costante del settore chimico toscano verso la sostenibilità ma restano sfide importanti, in particolare per quanto riguarda le problematiche territoriali specifiche e la necessità di una transizione verso un'industria più pulita e sostenibile.
Il Direttore tecnico ha sottolineato l'importanza dell'implementazione di sistemi di gestione e dell'adozione di pratiche sostenibili da parte delle aziende, come richiesto dal quadro di riferimento normativo europeo. Infatti, il Green Deal europeo e la Direttiva 2022/2464/UE (CSRD) sulla rendicontazione societaria di sostenibilità rappresentano il perimetro entro il quale le aziende devono muoversi se vogliono essere sostenibili.
Nel prossimo futuro, questo quadro normativo verrà arricchito: a livello comunitario, si sta passando "dal Green Deal al Clean Industrial Deal," con l'obiettivo di affrontare la sfida di combinare le ambizioni climatiche con il potenziamento delle capacità produttive sostenibili: decarbonizzazione e innovazione sono viste come "due facce della stessa medaglia."
A tale riguardo, come affermato dal Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, l'industria chimica rappresenta "l'industria delle industrie" e deve essere considerata "la spina dorsale di moltissimi altri settori industriali", motivo per cui questo comparto industriale ha una grande responsabilità nel guidare la transizione in corso, che dovrà essere "giusta e inclusiva".
Tutto questo, come previsto nell'ambito del Clean Industrial Deal, richiede di
In particolare, in relazione all'opportunità di puntare alle semplificazioni normative, il Direttore tecnico ha focalizzato l'attenzione anche sull'importanza della collaborazione tra imprese, istituzioni e consulenti per affrontare con successo le trasformazioni in corso. Se si punta, quindi, ad una semplificazione anche nell'ambito autorizzativo, sarà importante che la Pubblica Amministrazione continui nel suo processo di rinnovamento, dopo i lunghi anni di invecchiamento dovuto al blocco del turn-over, e, allo stesso tempo, il sistema del supporto e della consulenza alle aziende dovrà crescere culturalmente garantendo la produzione di documentazione tecnica di sempre più elevata qualità.
Marcello Mossa Verre si è, infine, soffermato su alcuni problemi specifici del territorio toscano, come le emissioni odorigene e la bonifica di aree industriali nel territorio di Livorno e Piombino.
Il problema delle emissioni odorigene nell'area di Livorno e Collesalvetti è identificato come "uno degli impatti ambientali più importanti per la notevole ricaduta sulla qualità della vita dei soggetti esposti ed una delle problematiche ambientali di più difficile risoluzione." Per questo, vanno garantiti un costante "monitoraggio e comunicazione dei risultati" oltre all'arricchimento della strumentazione specifica, di cui ARPAT si sta dotando, e garantendo la continuità degli investimenti da parte delle aziende.
La questione delle bonifiche nell'area industriale e lo sviluppo del sistema portuale rappresentano a loro volta una sfida "complessa" sulla quale occorrerà una sempre più ampia collaborazione fra tutti i soggetti pubblici e privati interessati, ognuno in relazione al proprio ruolo.