01/21/2025 | Press release | Distributed by Public on 01/22/2025 01:56
In risposta alle notizie relative all'arresto in Italia di Osama Njeem, membro di lunga data della milizia Apparato di deterrenza per il contrasto al terrorismo e al crimine organizzato (Deterrence Apparatus for Combatting Terrorism and Organized Crime - Dacto) con sede a Tripoli, avvenuto sulla base di un mandato di arresto emesso dal Corte penale internazionale, Diana Eltahawy, vicedirettrice regionale di Amnesty International per Medio Oriente e Nord Africa, ha dichiarato:
«Amnesty International ha documentato a lungo le terribili violazioni commesse con totale impunità nella prigione di Mitiga a Tripoli, sotto il controllo di Dacto. Queste includono torture e maltrattamenti, uccisioni illegali, sparizioni forzate e altri crimini previsti dal diritto internazionale, oltre a gravi violazioni dei diritti umani. Invece di perseguire la giustizia nei confronti dei sospettati di essere responsabili di crimini previsti dal diritto internazionale, inclusi i membri di Dacto e i suoi comandanti, le autorità libiche li hanno integrati negli organi istituzionali dello stato, conferendo loro posizioni di alto rango e salari statali, rafforzandoli nel commettere ulteriori violazioni e consolidando l'impunità.
Considerando l'assenza di prospettive per un'assunzione di responsabilità interna in Libia nei confronti dei potenti di comando delle milizie, l'Italia e tutti i membri della comunità internazionale devono perseguire la giustizia per i crimini previsti dal diritto internazionale.
Il ruolo cruciale dell'Italia nella creazione dell'unica Corte penale internazionale permanente al mondo è evidente già nel nome dello Statuto di Roma, che ne ha sancito la fondazione. In quanto stato membro della Corte penale internazionale, l'Italia deve adempiere al proprio obbligo fondamentale di arrestare tempestivamente e consegnare alla Corte tutte le persone con mandati di arresto emessi dalla stessa, incluso Osama Njeem, secondo quanto riportato dai media»
Nel 2021, Osama Njeem è stato nominato direttore dell'Istituto di riforma e riabilitazione della polizia giudiziaria di Tripoli, sotto il Ministero della giustizia. In questa posizione, ha supervisionato le prigioni, tra cui quelle di Mitiga, Jdeida, Ruwaimi e Ain Zara, formalmente sotto il controllo della polizia giudiziaria. Dal 2016, ha diretto il reparto della polizia giudiziaria della prigione di Mitiga.
Nell'agosto 2023, Dacto ha partecipato a scontri tra le milizie a Tripoli, utilizzando armi esplosive con effetti su larga scala. Questi scontri hanno causato almeno 45 morti e oltre 164 feriti, tra cui vittime civili.
La situazione in Libia è stata deferita al Tribunale penale internazionale dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel marzo 2011.