01/08/2025 | News release | Distributed by Public on 01/08/2025 12:43
Quest'anno ricorreranno gli 80 anni della Liberazione, ma già nel 2024 sono iniziate le celebrazioni del'80° Anniversario del superamento della Linea Gotica, un appuntamento che è stato ricordato in tante manifestazioni sul territorio che un tempo fu attraversato dal percorso di questo tormentato fronte di guerra, che causò tanti lutti e distruzioni. Saliva da Sarzana, a cavallo fra le odierne province di La Spezia e Massa Carrara, lungo le Alpi Apuane e la Garfagnana, seguendo i crinali dell'Appennino toscano e emiliano-romagnolo, fino al Montefeltro e a Pesaro.
In ogni famiglia italiana si ricordano episodi che hanno coinvolto nonni e bisnonni nelle vicende drammatiche della II Guerra Mondiale, spesso accompagnati da foto in divisa, testimoniati in lettere conservate gelosamente o documenti catalogati negli archivi e i fondi documentali delle biblioteche comunali di qualche piccolo paese di montagna (prima dell'inurbamento massiccio del dopoguerra la maggioranza degli italiani vivevano, infatti, nelle campagne e nei piccoli centri). Oltre ovviamente alla documentazione dei tanti fotografi di guerra che seguivano gli eserciti alleati nella loro risalita lungo la penisola e che ci hanno lasciato un fondo di immagini del paesaggio italiano di grande importanza. Un patrimonio immateriale enorme, fatto di milioni di voci, vicende e immagini che arrivano a noi cariche della drammaticità della vita vissuta in tempo di guerra, riverberate e amplificate da quanto sta succedendo in questo momento in Ucraina e in Medio Oriente.
II 10 gennaio una mostra itinerante intitolata "1944-2004 Per non dimenticare" arriva al MUSAS di Santarcangelo di Romagna per restare fino al 23 febbraio 2025. Questa esposizione fa parte di un ambizioso progetto regionale che coinvolge le Pro Loco della Valmarecchia e della Valconca, unite nel corso del 2024 per organizzare una serie di eventi, conferenze e mostre. La mostra itinerante ha avuto origine a Montegridolfo, grazie all'impegno della Pro Loco, alla dedizione del prof. Andrea Santangelo e alla Casa delle Famiglie.
Ma facendo un passo indietro, ricordiamo cosa fosse la Linea Gotica, il secondo sistema difensivo tedesco attraverso la Penisola (il primo, la Linea Gustav, traversava Lazio, Abruzzo e Molise), realizzata tra l'estate e l'autunno del 1944 da militari della Wehrmacht e da circa 50.000 lavoratori militarizzati italiani. Lunga circa 300 chilometri, resse all'urto dell'avanzata alleata dall'inverno del '44 fino alla primavera del 45, alla resa dei tedeschi e alla liberazione, tra combattimenti in cui morirono più di 200.000 tra militari dei due schieramenti e civili italiani. In quei mesi di combattimenti serrati, la linea non rimase ferma, si spostò a nord, soprattutto nella sua parte adriatica.
In particolare, a Rimini i martellanti bombardamenti distrussero il 90% della città, compresi tanti beni ecclesiastici e il Tempio Malatestiano, che pochi sanno essere stato ricostruito con un restauro per anastilosi grazie ad un fondo americano che si offrì nel dopoguerra di farsene carico. Da questa distruzione si salvò per miracolo il Ponte di Tiberio, che, come tanti altri ponti italiani, era stato minato dai tedeschi con l'idea di farlo saltare durante la ritirata. Al primo tentativo, però, la miccia non si accese e al secondo intervenne un ufficiale tedesco, imbevuto della sensibilità del "Viaggio in Italia" di goethiana memoria, che si rifiutò di farlo saltare.
Di questi episodi è costellata la storia della salvaguardia dei nostri beni culturali in tempo di guerra. Come non ricordare Pasquale Rotondi, incaricato nella massima segretezza dall'allora Ministro dell'Educazione, Giuseppe Bottai, con il supporto di Giulio Carlo Argan, di individuare e salvaguardare da distruzioni e razzie quello che fu da lui stesso definito "il raggruppamento di opere d'arte più importante mai realizzato al mondo" (circa diecimila opere), riparando questo tesoro nella Rocca di Sassocorvaro, nel Montefeltro, e a Urbino, proprio nelle vicinanze della Linea Gotica. Nel 1997, a ricordo della sua impresa è stato istituito a Sassocorvaro il "Premio Rotondi", assegnato ogni anno a chi, anche a livello internazionale, si sia distinto per "esemplari azioni di salvataggio del patrimonio artistico". Dal diario redatto da Rotondi è stato tratto un libro, L'Arca dell'Arte, e successivamente un documentario intitolato La lista di Pasquale Rotondi trasmesso su Rai 3 nella serie La storia siamo noi.
Ma il patrimonio della Linea Gotica non è solo immateriale, ci sono anche una serie di musei, monumenti e sacrari. I musei sono due: uno a Montegridolfo, in provincia di Rimini, e uno a Casinina, in provincia di Pesaro dove sono esposti oltre 4000 reperti, documenti, immagini fotografiche, divise, mezzi militari provenienti dai campi di battaglia. Cimiteri di guerra si trovano a Coriano, vicino a Rimini, con salme dei soldati del Commonwealth, a Montecchio e Gradara con soldati alleati. Tra Rimini e San Marino si trova quello indiano, a Riccione quello greco e, infine, il grande cimitero del Passo della Futa che raccoglie le spoglie di 32.000 militari tedeschi morti in Italia.
Impossibile non nominare i memoriali delle stragi di Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto e Fragheto, e i tanti monumenti ai caduti, tra cui quelli di Gemmano e Seravezza. Da citare anche la Chiesa della Pace di Trarivi, sottoposta a restauro nel 1989, presenta una navata a cielo aperto, con le pareti crollate, il pavimento spezzato, le decorazioni barocche a brandelli e un Museo Storico della Linea Gotica Orientale situato nella canonica, con una vasta collezione di fotografie, reperti bellici e giornali dell'epoca. Con molta malinconia si leggono anche le parole "mai più guerre" incise su una Campana della Pace, donata dai soldati che tante sofferenze patirono, e il pensiero corre inevitabilmente alle parole di Papa Francesco e alla strisciante III Guerra Mondiale.
Molte associazioni meritorie stanno conservando e valorizzando questo patrimonio, dal CAI al Touring Club italiano, per citare solo le più importanti. Di particolare interesse il Cammino della Linea Gotica proposto da qualche anno da un gruppo di appassionati toscani, che coincide con la Summer Line, dove si è combattuto alla fine di agosto del 1944, e che dal Passo della Futa attraversa l'Appennino tosco-romagnolo e il Montefeltro in direzione di Pesaro. L'itinerario individuato invece dal CAI di Bologna è la Winter Line, che sfiora Bologna e Imola, e raggiunge l'Adriatico a nord di Ravenna. Il moltiplicarsi di sentieri dedicati alle vicende storiche del 1944-45 in quei luoghi non fa che riconoscerne la centralità per la nascita della sensibilità democratica e anche ambientalista nella cultura italiana, che confluì poi nell'elaborazione dell'Art. 9 della Costituzione e, dieci anni dopo, nella nascita della prima associazione conservazionista/ambientalista italiana, Italia Nostra, di cui quest'anno ricorre il 70esimo.
Massimo Bottini
Presidente Società operaia di Mutuo Soccorso di Santarcangelo di Romagna
Presidente Italia Nostra Valmarecchia
Santarcangelo di Romagna, 8 gennaio 2025