11/18/2025 | Press release | Distributed by Public on 11/18/2025 04:13
Con 10 voti contro 2 la Commissione ha deciso di entrare in materia sul progetto di revisione della legge sulle epidemie(25.069). Con questa revisione, il Consiglio federale mette in pratica gli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19 e intende migliorare il modo in cui la Svizzera gestirà le future crisi sanitarie. Il progetto implementa raccomandazioni espresse dalle Commissioni della gestione (CdG) delle Camere federali e da valutazioni esterne, intende ottimizzare la collaborazione tra la Confederazione e i Cantoni in caso di crisi e si prefigge di lottare efficacemente contro le minacce derivanti dalle malattie trasmissibili e da agenti patogeni resistenti agli antibiotici. In particolare è anche chiarita la ripartizione delle competenze tra tutti i livelli statali.
La Commissione ritiene che sia fondamentale analizzare la pandemia di COVID-19 in modo completo e sottolinea che la revisione della legge sulle epidemie rappresenta solo una parte di tale processo. Il Parlamento, la Confederazione, i Cantoni e anche terzi hanno già svolto analisi approfondite sulla gestione della pandemia di COVID-19 da parte della Svizzera. Inoltre, è attualmente in corso il secondo programma di ricerca nazionale del Fondo nazionale svizzero incentrato sulla pandemia. La Commissione evidenzia anche che la revisione non cambia le attuali regole restrittive riguardanti l'obbligo di vaccinazione. La collaborazione internazionale sarà rafforzata, senza tuttavia assegnare ulteriori competenze a istituzioni internazionali quali l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
All'inizio delle sue deliberazioni, la Commissione ha svolto audizioni approfondite per conoscere le opinioni dei Cantoni, dei partner sociali nonché di attori della sanità pubblica e del mondo scientifico. Ha quindi chiesto diversi chiarimenti all'Amministrazione e procederà alle deliberazioni di dettaglio nel prossimo trimestre.
Analisi d'impatto della regolamentazione riguardante l'assicurazione delle persone in una posizione analoga a quella dei datori di lavoro
La CSSS-S ha ripreso l'analisi del progetto in adempimento dell'iv. pa. Silberschmidt «Gli imprenditori che pagano i contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione devono anche essere assicurati contro la disoccupazione» (20.406). Durante la sessione autunnale 2024, il Consiglio degli Stati aveva rinviato il progetto alla Commissione con l'incarico di svolgere un'analisi d'impatto della regolamentazione (AIR) e di rafforzare la lotta agli abusi. La Commissione ha preso atto dei risultati dell'AIR, che conferma l'analisi secondo cui le persone in una posizione analoga a quella dei datori di lavoro sono, in determinati casi, assicurate in misura insufficiente contro la disoccupazione. Accanto alla soluzione del Consiglio nazionale, l'AIR analizza una variante alternativa e calcola i costi rispettivi in uno scenario minimo e uno scenario massimo. A seconda dello scenario e della variante, tali costi si situano tra i 147 e i 523 milioni di franchi, superando sempre, almeno leggermente, i benefici. La Commissione pubblicherà l'AIR e proseguirà le deliberazioni in occasione di una prossima seduta con l'audizione dei Cantoni e degli organi esecutivi.
Chiarire rapidamente i criteri per le prestazioni di cura fornite dai familiari
La Commissione propone all'unanimità di accogliere la mozione Rechsteiner Thomas «Regolamentare in modo vincolante le cure da parte dei familiari» (23.4281). La mozione incarica il Consiglio federale di adeguare le basi legali affinché le prestazioni di cura fornite da familiari possano essere fatturate all'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) soltanto in casi eccezionali e a condizione che soddisfino chiari criteri qualitativi. La Commissione è preoccupata dei crescenti oneri finanziari che gravano sul sistema sanitario a seguito del marcato incremento registrato negli ultimi anni dalle ore di cura prestate da familiari. Ritiene particolarmente problematico il fatto che si sia sviluppato un modello aziendale che prevede di realizzare utili attraverso l'assunzione di familiari curanti. Con la mozione, la Commissione vuole incaricare il Consiglio federale di agire rapidamente. Ritiene che le raccomandazioni emerse dal rapporto del Consiglio federale pubblicato a metà ottobre siano troppo poco incisive. Contemporaneamente, la Commissione condivide la constatazione del Consiglio federale che l'argomento solleva numerose domande. Approfondirà quindi l'ulteriore necessità d'intervenire nel corso del prossimo trimestre. All'inizio delle deliberazioni, la Commissione ha sentito rappresentanti dei fornitori di prestazioni e delle casse malati.
Altri oggetti
Con 7 voti contro 0 e 4 astensioni, la Commissione ha approvato l'iv. pa. «Proroga limitata nel tempo per le eccezioni all'obbligo di aver lavorato per tre anni in un centro svizzero di perfezionamento riconosciuto come previsto dall'articolo 37 capoverso 1 LAMal» (25.465), presentata dalla sua omologa del Consiglio nazionale (CSSS-N). Rilevando una copertura sanitaria insufficiente nel settore delle cure mediche ambulatoriali di base, la Commissione ritiene che una proroga della disposizione derogatoria sia legittima e giustificata. Raccomanda tuttavia all'unanimità di rinunciare a estendere la deroga al titolo di perfezionamento «psichiatria e psicoterapia». La CSSS-N può quindi elaborare un progetto di legge.
Con 12 voti contro 0 e 1 astensione, la Commissione propone di prorogare di un anno, vale a dire fino alla sessione estiva 2027, il termine di trattazione dell'iniziativa popolare «Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi» (25.035).
Presieduta dal consigliere agli Stati Damian Müller (PLR, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 17 novembre 2025. A parte della seduta era presente la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.