12/22/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/22/2025 05:08
Le donazioni nascono dalla rinuncia alla retribuzione delle giornate di sciopero e ai regali di Natale aziendali. I fondi andranno a MSF, Global Movement For Justice, Un ponte per e Freedom Flotilla Italia
Il Gruppo Banca Etica annuncia la donazione di 40 mila euro a sostegno di progetti umanitari per la popolazione palestinese. L'iniziativa nasce da una mobilitazione interna che ha coinvolto dipendenti e management, unendo l'attivismo civile al sostegno economico concreto.
La somma è frutto di una scelta condivisa: le società del Gruppo hanno deciso di non trattenere il costo delle ore lavorative delle persone lavoratrici che hanno aderito agli scioperi per Gaza del 22 settembre e del 3 ottobre scorso, scegliendo invece di devolvere tali importi a organizzazioni in prima linea nelle emergenze umanitarie in Palestina.
A questo contributo si è aggiunta la rinuncia corale ai tradizionali regali di Natale che l'azienda fa ai dipendenti. In un gesto di ulteriore solidarietà, la direzione ha deciso di raddoppiare il budget originariamente previsto per i doni natalizi, portando la donazione complessiva alla cifra di 40mila euro. I beneficiari delle somme così raccolte sono stati individuati dal Comitato dei soci-lavoratori del Gruppo Banca Etica che hanno scelto quattro realtà socie e clienti di Banca Etica impegnate nella tutela dei diritti umani e operanti nei territori palestinesi: Medici Senza Frontiere, Global Movement For Justice, Un ponte per e Freedom Flotilla Italia.
"La sofferenza del popolo palestinese e le costanti violazioni del diritto internazionale hanno colpito profondamente la nostra comunità di lavoro", dichiara Nazareno Gabrielli, Direttore Generale di Banca Etica. "Davanti alla massiccia adesione agli scioperi da parte dei lavoratori e delle lavoratrici del Gruppo Banca Etica, come direzione abbiamo sentito il dovere di non lasciare che l'equivalente dello stipendio a cui avevano rinunciato i colleghi e le colleghe restasse in azienda, ma che diventasse un concreto strumento di aiuto attraverso realtà nostre socie e clienti. È un gesto che riflette l'essenza della Finanza Etica, che rifiuta di finanziare il business delle armi e sostiene, invece, la cooperazione e la pace tra i popoli".