Regione Liguria

06/17/2025 | Press release | Distributed by Public on 06/17/2025 11:45

Regione Liguria, presentati dagli organismi di garanzia i report 2024

n. 103/2025

Oggi pomeriggio il Difensore civico, il Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, il Garante per la tutela delle vittime di reato e il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale hanno illustrato all'Assemblea Legislativa le relazioni sull'attività del 2024
L'accesso alle cure mediche per i bambini, l'emergenza abitativa, i diritti delle vittime di reato, le emergenze nelle carceri liguri sono alcuni dei temi denunciati oggi pomeriggio nelle relazioni presentate alla I Commissione
Il presidente del Consiglio regionale Balleari ha coordinato i lavori

Oggi pomeriggio nella seduta della I Commissione Affari generali, istituzionali e bilancio, allargata a tutti i componenti del Consiglio regionale, sono stati audìti i quattro organismi di garanzia dell'Assemblea legislativa.
Il vertice è stato organizzato nell'Aula Consiliare "Sandro Pertini", che solitamente ospita le sedute del Consiglio regionale: il Difensore civico Francesco Cozzi, il Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza Guia Tanda, il Garante per la tutela delle vittime di reato Andrea Campanile e il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Doriano Saracino hanno illustrato le rispettive relazioni sull'attività svolta nel 2024.
Ha coordinato i lavori il presidente dell'Assemblea legislativa Stefano Balleari, insieme al presidente della I Commissione Alessandro Bozzano.
Crescono le segnalazioni legate all'assistenza medica per i minori, il difensore civico pone l'accento, fra gli altri, sull'emergenza abitativa, resta il tema del sovraffollamento delle carceri liguri, un corso per sensibilizzare i più giovani sui diritti delle vittime di reato.

Presidente del Consiglio regionale Stefano Balleari: «I dati emersi sono frutto dell'impegno costante da parte di Difensore civico e dei Garanti, figure di garanzia che fungono da anello di congiunzione tra istituzioni e cittadini, attraverso un'azione mirata a far conoscere diritti e a tutele previste dal quadro normativo. Per la prima volta, la relazione si tiene nell'Aula Consigliare, alla presenza dei membri della I Commissione Affari generali, istituzionali e bilancio e degli altri Consiglieri regionali, proprio per dare il giusto tributo al lavoro svolto dalle figure di garanzia, a cui va il mio ringraziamento».
Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Arboscello: «Un ringraziamento e pieno sostegno all'autonomia e al lavoro dei Garanti, voce e presidio essenziale dei diritti nella nostra Regione. Le relazioni presentate oggi impongono un impegno concreto della politica e delle istituzioni tutte per risolvere criticità prioritarie come l' accesso alle cure per i più piccoli e il sovraffollamento carcerario».
Consigliere segretario Angelo Vaccarezza: «Questo evento conferma l'eccellenza di Regione Liguria, che si è dotata di tutti gli strumenti di garanzia a presidio dei diritti dei cittadini. Per ricoprire il ruolo di questi organi di garanzia - ha aggiunto Vaccarezza - sono stati individuati, in accordo con la minoranza, persone di indubbia qualità e di grande rilievo».
Presidente della I Commissione Alessandro Bozzano: «E' stata un'audizione importantissima, a cui sono stati invitati tutti i consiglieri regionali perché i Garanti e il Difensore civico sono figure essenziali, istituite a tutela dei soggetti più fragili della società. La sensibilità della Regione verso le fasce deboli è dimostrata da molte iniziative e una tra queste è stata l'istituzione di queste figure, che devono vigilare e intervenire a difesa dei diritti fondamentali e inviolabili, che mai devono essere dati per scontati».

Autonomia delle figure di garanzia del Consiglio regionale

Nelle prossime settimane, inoltre, verrà completato il trasferimento dalla Giunta regionale all'Assemblea legislativa delle strutture organizzative dei quattro uffici, completando il percorso già avviato per assicurare, anche sotto il profilo funzionale, la piena autonomia dei quattro istituti.

I quattro organismi di garanzia della Regione Liguria

Il Difensore civico della Regione Liguria è stato istituito con la legge regionale 17 del 5 agosto 1986. Il primo agosto 2023 il Consiglio regionale ha eletto Francesco Cozzi Difensore civico.
Il Garante per la tutela delle vittime di reato è stato istituito attraverso la legge regionale 11 del 1 giugno 2020. Il 22 dicembre 2022 il Consiglio regionale ha eletto Andrea Campanile primo Garante della Liguria.
Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Liguria è stato istituito attraverso la legge regionale 10 del 1 giugno 2020. Il 22 dicembre 2022 il Consiglio regionale ha eletto Doriano Saracino primo Garante della Liguria.
Il Garante regionale dei diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza della Regione Liguria è stato istituito attraverso la legge regionale 12 del 2006, tuttavia fino al 31 luglio 2023 le funzioni sono state delegate al Difensore civico regionale. Il primo agosto 2023 il Consiglio regionale ha eletto Guia Tanda primo Garante totalmente dedicato a queste funzioni.

Sintesi delle relazioni

Difensore civico
Il Difensore civico interviene in caso di disfunzioni o di abusi della Pubblica amministrazione; può essere garante per il diritto alla salute e interviene in materia di accesso a seguito di riesame del diniego della Pubblica amministrazione.
Le pratiche iscritte nel 2024 sono state 488 di cui 38 accessi agli atti; 12 edilizia residenziale pubblica; 31 Enti locali; 94 Sanità; 27 INPS; 36 ambiente; 11 tributi; 39 servizi pubblici in concessione; 192 l.r. 4/85) e sono state in leggero aumento rispetto all'anno precedente (nel quale erano state complessivamente 455). A questi fascicoli si assommano quelli pendenti dalle annualità precedenti, che al 31 dicembre 2023 risultano essere 231.
Nel corso del 2024 sono state definite ed archiviate 296 pratiche sia iscritte nell'anno in corso che relative al pregresso; vanno aggiunte un centinaio di pratiche non ancora formalmente messe agli atti ma di fatto concluse. La provincia maggiormente interessata dall'azione della Difesa civica è per ovvi motivi demografici la provincia di Genova con 216 istanze segue la provincia di Imperia con 114 istanze e poi La Spezia e Savona rispettivamente con 73 e 80 istanze. Le istanze pervenute da altre provincie italiane sono 5. Il difensore civico è impegnato nella promozione e comunicazione dei progetti della Regione e del CO.RE.COM. Liguria come nel caso del progetto "Punto digitale facile" e "Media education rivolta alla c.d. terza età". Nel settore dell'emergenza abitativa il Difensore civico ha proposto la riattivazione delle Agenzie sociali per la casa. Risultati positivi si sono ottenuti nei rapporti fra utenti e concessionari di pubblici servizi di gas, luce ed acqua.

Garante per la tutela delle vittime di reato Andrea Campanile
L'ufficio del Garante ha fornito assistenza alle vittime di reato che ne hanno fatto richiesta e, quando opportuno, ha indirizzato le stesse verso gli sportelli aperti sul territorio, ha promosso attività informative attraverso l'utilizzo di materiale cartaceo e di strumenti social, ha pianificato incontri con istituzioni ed organismi che operano a favore delle vittime di reato, ha facilitato l'accesso delle vittime di reato ai trattamenti assistenziali e psicologici e ad un sostegno legale. L'Ufficio ha incontrato rappresentanti delle associazioni e degli organismi per la tutela delle vittime di reato per istituire una rete multidisciplinare regionale. Sono stati raccolti ed elaborati i dati sul numero dei reati denunciati negli ultimi 5 anni in Liguria, con il dettaglio delle tipologie di reato e suddivisi per singola provincia. La relazione è servita per la progettazione 2025 e per il Piano Triennale: i dati forniti sono indispensabili per ripartire il budget del Dipartimento degli affari di giustizia e rinforzare i territori dove sono presenti più vittime. Sono state dettagliate le richieste ricevute dalle Prefetture negli ultimi 5 anni relativamente alle domande di accesso al Fondo per le vittime dei reati violenti. L'ufficio del Garante ha partecipato a iniziative nell'ambito del Terzo Settore e dei Centri Antiviolenza, ha partecipato alle riunioni della cabina di regia regionale istituita nel 2023 e ha fornito supporto in riferimento ai progetti di "Percorsi di Giustizia 2.0" che vedono coinvolti sia gli autori che le vittime di reato, ha promosso la formazione e l'aggiornamento degli operatori della Polizia Locale attraverso un corso di formazione specifico relativamente all'approccio iniziale che l'operatore su strada deve mantenere nei confronti di una vittima di reato e, in collaborazione con l'Università di Genova, ha avviato un sondaggio rivolto agli studenti, per conoscere quale sia la loro percezione del concetto "vittima di reato" e la loro conoscenza della figura e delle funzioni del Garante.

Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza
Nel corso del 2024 sono stati presi in carico o regolarmente formalizzati 45 casi.
Altre segnalazioni sono state filtrate e rinviate ad Enti e Istituzioni predisposte oppure ai Garanti per l'infanzia competenti su base territoriale/regionale. Nel 2024 sono stati seguiti, in itinere, altri 5 casi aperti nel 2022 e nel 2023.
L'Ufficio del Garante ha svolto nei confronti delle domande ricevute anche un ruolo di filtro e di indirizzo verso altri settori e territori di competenza: molte richieste, infatti, provenivano da regioni limitrofe (Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna).
Per ognuna delle 46 segnalazioni prese in carico dall'Ufficio del Garante sono stati realizzati dei dossier specifici.
I settori di intervento: sanità e accesso alle cure (15 casi pari al 34%); sostegno ai minorenni in situazioni critiche (10 casi pari al 22%); tematiche scolastiche ed educative (8 casi pari al 17%); minori allontanati a causa dei conflitti genitoriali (5 casi pari al 11%)
minori con disabilità e risorse sociali (4 casi pari al 9%); discriminazione e integrazione attività sportiva (3 casi pari al 7%).
Nel 2024 sono emerse numerose problematiche nei settori della sanità, dell'assistenza sociale e dell'educazione. La difficoltà di accesso alle cure, la discriminazione sociale, la gestione delle difficoltà familiari e i temi legati all'integrazione scolastica sono stati al centro degli interventi della Garante e dell'Ufficio e delle richieste di supporto da parte dei cittadini.
Il Garante ha continuato nel 2024 l'attività di formazione dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (nel gennaio 2025 i minori in Liguria erano 578) con l'organizzazione di tre corsi per un totale di 77 nuovi operatori di cui 15 a Savona e 62 a Genova con un incremento del 8,4% rispetto all'anno precedente.

Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Il 2023 è stato l'anno di avvio per le attività del Garante ed il 2024 è stato l'anno di consolidamento. La Liguria è terza regione per incidenza di stranieri nelle carceri ed è la settima per sovraffollamento. Nel 2023 la posizione della Liguria per incidenza degli stranieri era la seconda, mentre non è mutato l'indicatore di sovraffollamento tuttavia le regioni che la precedono per percentuale di stranieri hanno indici di sovraffollamento decisamente minori.
Nel 2023 l'ufficio del Garante ha effettuato colloqui con 371 detenuti, in diverse occasioni ripetuti nel tempo, con poco meno di 600 segnalazioni. Nel 2024 ci sono stati 55 accessi per colloqui e visite per 333 detenuti e sono emerse molte segnalazioni relative alla salute delle persone detenute.
Nel corso del 2024 si sono verificati sette suicidi, quattro di questi ultimi sono avvenuti a Genova-Marassi che con Prato, Napoli Poggioreale e Verona Montorio ha il triste primato di istituto con il maggior numero di suicidi in un anno. Fra le emergenze segnalate nella relazione emerge la carenza di spazi e il relativo sovraffollamento nelle case circondariali della Spezia, Genova Marassi, Chiavari e Imperia mentre le case circondariali di Genova-Pontedecimo e Sanremo sono troppo lontane dal contesto urbano e, dunque, più difficilmente raggiungibili.
Il Garante segnala, fra le criticità riscontrate attraverso i colloqui e le segnalazioni dei detenuti e dei loro famigliari, la qualità del vitto, la carenza di luoghi per incontrare i parenti, di formazione professionale e di opportunità lavorative e, in alcuni Comuni, è stata segnalata la difficoltà ad iscriversi all'anagrafe.

Regione Liguria published this content on June 17, 2025, and is solely responsible for the information contained herein. Distributed via Public Technologies (PUBT), unedited and unaltered, on June 17, 2025 at 17:46 UTC. If you believe the information included in the content is inaccurate or outdated and requires editing or removal, please contact us at support@pubt.io