11/12/2025 | Press release | Archived content
12 novembre 2025 - In occasione dell'evento organizzato da EBAN - Ente Bilaterale Agricolo Nazionale - Esilia Di Tullio, Responsabile Strategic Advisory di Nomisma, ha presentato una fotografia strutturata del lavoro dipendente nel settore agricolo, comparto che, con 170.000 imprese che assumono (il 25% del totale nazionale) e oltre 1 milione di dipendenti, offre un significativo contributo all'occupazione nazionale. Gli operai agricoli rappresentano l'11% del totale degli operai italiani, contribuendo con 118 milioni di giornate lavorate, pari al 5% del totale nazionale.
Orientamenti produttivi, dimensioni e modelli di impresa guidano la domanda di lavoro su scala geografica: il Sud è il principale bacino occupazionale (con il 51% del totale) mentre il Nord si distingue per il maggiore ricorso al lavoro a tempo indeterminato.
Nel corso dell'ultimo decennio aumenta il lavoro e si riduce la precarietà. Nello specifico, negli ultimi anni si registra un calo del numero di operai stagionali a fronte di una crescita del numero di giornate lavorate, con un progressivo incremento dell'impegno medio dei lavoratori.
Il lavoro agricolo si caratterizza per una forte presenza di operai stranieri, che costituiscono il 29% della forza lavoro, con una prevalenza nel Nord (38%). Si tratta sempre più di dipendenti di provenienza non comunitaria (India, Albania e Marocco), che stanno progressivamente sostituendo gli operi comunitari, in prevalenza rumeni.
I dati sono stati elaborati da Nomisma in collaborazione con INPS, ENPAIA e il Ministero del Lavoro per l'Osservatorio sul lavoro agricolo di EBAN.