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CNI - Consiglio Nazionale degli Ingegneri

12/19/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/20/2025 06:19

19/12/2025 La percezione dei rischi di sicurezza e la formazione

Nell'ambito dei Protocolli stipulati tra ANCE e CNI, e tra Formedil Italia e CNI, riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro, è stato elaborato un questionario destinato ai lavoratori delle imprese edili. La somministrazione è avvenuta, da un lato, tramite il Formedil durante i corsi di formazione e, dall'altro, tramite ANCE durante l'attività lavorativa.

Tale strumento aveva l'obiettivo di raccogliere informazioni utili sulla percezione dei rischi nei luoghi di lavoro e sull'efficacia della formazione ricevuta, con l'obiettivo di individuare eventuali criticità e margini di miglioramento nei percorsi formativi e nelle pratiche aziendali.

È stato somministrato in parte durante i corsi di formazione sulla sicurezza e in parte veicolato direttamente ai lavoratori dai datori di lavoro.

Il questionario è stato compilato in forma anonima dai lavoratori. I dati raccolti sono stati trattati in forma aggregata e nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

Tre le sezioni principali:

  1. Profilo dei partecipanti - Raccoglie dati anagrafici e professionali di base (età, titolo di studio, qualifica, tipo di contratto, anni di esperienza, eventuali incarichi in materia di sicurezza).
  2. Valutazione delle condizioni di salute e sicurezza - Indaga la percezione delle informazioni ricevute, l'utilità della formazione, il coinvolgimento nelle decisioni e nella ricerca di soluzioni migliorative, utilizzando una scala di giudizio da "insufficiente" a "ottimo".
  3. Atteggiamenti, esperienze e percezione del rischio - Esplora il grado di attenzione alla sicurezza, l'esperienza di eventuali incidenti, il livello di stress e collaborazione, la fiducia nelle proprie competenze e l'uso dei dispositivi di protezione individuale.

È stata prevista, infine, una sezione aperta per suggerimenti e proposte volte a migliorare l'informazione, la formazione e la percezione del rischio.

La maggior parte dei partecipanti al questionario è composta da operai (circa il 76%) e da un'ampia prevalenza di uomini (93%). Quasi l'80% sono preposti, il 13% RLS ed il 14%, RSPP.

Le fasce d'età sono distribuite in modo equilibrato: quasi il 40% ha tra 31 e 50 anni e un altro 40% tra 51 e 67, mentre i più giovani (18-30) rappresentano circa un quinto del campione.

Sul piano geografico la presenza si concentra soprattutto nel Nord-Ovest (39%), con un buon equilibrio tra Centro, Sud e Isole.

Il livello di istruzione mostra una prevalenza di titoli medio-bassi: oltre la metà ha la terza media, mentre il diploma riguarda il 39% e la laurea rimane marginale. Un dato rilevante riguarda la comprensione della lingua italiana, dove oltre il 77% è madrelingua, il 17% non è madrelingua ma comprende la lingua italiana, il 6% evidenzia, invece, difficoltà significative. Questo è importante perché incide direttamente sull'efficacia della formazione in tema di sicurezza.

Formazione e percezione della sicurezza

Quasi tutti i partecipanti dichiarano di aver ricevuto formazione dagli organismi paritetici.

La formazione è in generale valutata positivamente: più della metà la considera chiara e utile, e la grande maggioranza ritiene importante aggiornarsi periodicamente e confrontarsi con i colleghi sulle buone pratiche.

Inoltre, la maggior parte degli intervistati percepisce di conoscere i rischi connessi alla propria attività (94%) e di sentirsi adeguatamente preparata nell'uso di strumenti e attrezzature.

Il 50% circa degli intervistati è consapevole delle responsabilità che discendono dalle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Percezione del rischio e vissuto personale

Quasi tutti riferiscono che le attività vengono spiegate in modo chiaro. Solo una minoranza significativa (circa il 19%) ha sperimentato infortuni gravi, propri o di colleghi: un dato non trascurabile, che può influenzare la sensibilità al rischio.

Gli intervistati riportano inoltre una percezione generalmente positiva del proprio umore lavorativo: oltre il 90% dichiara di essere di buonumore durante la giornata, indice di un clima complessivamente positivo.

Stress lavoro-correlato e clima organizzativo

Il ritmo di lavoro risulta incalzante per circa il 75% degli intervistati, ma al tempo stesso emerge un forte senso di squadra. La maggior parte dei lavoratori si sente supportata dai colleghi, coinvolta nelle decisioni e ben inserita nel gruppo.

Al contrario, sul tema della leadership interna il campione risulta più diviso: solo un terzo si percepisce come leader, mentre il resto si distribuisce tra chi si sente riconosciuto come leader solo a volte e chi invece non si percepisce come punto di riferimento per gli altri colleghi.

Comportamenti di sicurezza e rischi residui

La percezione della sicurezza del luogo di lavoro è molto alta (87%). Tuttavia, permangono alcune criticità:

  • Il 15 % ritiene che un lavoratore esperto possa fare a meno dei DPI
  • Il 44% crede di essere meno esposto al rischio nelle attività in cui ha molta esperienza.

Una piccola parte mostra fiducia eccessiva nel proprio controllo dell'attività. Questi aspetti rientrano nel fenomeno dell'ottimismo ingiustificato, un fattore psicologico che può aumentare l'esposizione ai rischi.

Emerge, quindi, un quadro generale positivo: buona conoscenza delle procedure di sicurezza, clima collaborativo, formazione apprezzata e diffusa. Tuttavia emergono aree su cui bisognerà intervenire.

Il questionario, alla luce dei risultati verrà aggiornato, anche al fine di creare uno strumento utile al datore di lavoro per effettuare la verifica dell'efficacia della formazione, come previsto dall'Accordo Stato Regioni del 2025.

Allegato: Risultati dell'indagine

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