07/07/2025 | Press release | Distributed by Public on 07/08/2025 02:42
Dall'idea di Pierpaolo Valzolgher e frutto della grande esperienza da lui precedentemente maturata all'interno di importanti operatori delle telecomunicazioni, nel 2005 ha preso vita il progetto Fastalp - due milioni di euro di fatturato e 14 dipendenti -, azienda con quartier generale a Pont-Saint-Martin, in provincia di Aosta, che per prima cosa si è proposta di portare una connessione Internet veloce anche in paesini gravati da un notevole digital divide. Assieme ad un paio di amici altrettanto interessati a questi processi tecnologici, Valzolgher, ora purtroppo scomparso, ha così deciso di impegnarsi in un'avventura da pioniere, considerato che al tempo non c'era ancora quella liberalizzazione delle frequenze in grado poi di rendere tutto più facile e gestibile.
"Era un periodo in cui papà e gli altri due visionari andavano in giro per le valli con al seguito un treppiedi su cui era montata una parabola per convincere potenziali, quanto diffidenti, clienti a dotarsi di quella connessione - spiega Giulio Valzolgher, (nella foto in alto) presidente del consiglio di amministrazione di Fastalp oltre che figlio del fondatore -. Per avviare il percorso della neocostituita azienda si faceva vedere all'interessato come era facile e veloce mandare una mail di due mega, oppure gli si apriva velocemente davanti agli occhi Google Maps. È stata dura, ma alla fine con il passaparola ce l'abbiamo fatta, fino a convincere privati e anche aziende intenzionate a fare un buon salto di qualità nonostante, in quel frangente storico, mancassero ancora le tecnologie in seguito capaci di rivoluzionare il mercato".
PANORAMICA DAI TRALICCI
Nata come wisp, ossia come fornitrice di servizi Internet wireless, Fastalp insomma non andava "in orbita", ma si affidava per connettere i propri utenti - nel frattempo arrivati a quota 5mila, con 20mila utilizzatori complessivi dei servizi - ai soli tralicci.
"In seguito, abbiamo inserito nella nostra offerta pure la telefonia fissa e debbo dire che, venti anni dopo, la sfida principale resta sempre la stessa. Darci da fare nel ruolo di abilitatori, non più contro il digital divide, ma per combattere la copertura a macchia di leopardo del territorio che, se possibile, ha peggiorato ulteriormente la situazione di determinate zone del paese, pur se, per onestà, va detto che sono state messe in campo tante iniziative per provare a risolvere questa annosa problematica. Oltre a questo, ci siamo interessati di sistemi di comunicazione integrata per le Pmi, tra cui centralini evoluti in grado di fare un mix tra i vecchi centralini e sistemi molto più moderni, il tutto su una piattaforma che è destinata successivamente a diventare di proprietà del cliente".
Detto ciò, uno dei momenti fondamentali nella storia di Fastalp è stato sicuramente il passaggio iniziale nel mondo della sperimentazione, percorso possibile da intraprendere in Valle d'Aosta, che a quel tempo ospitava un ottimo incubatore di startup dotate delle idee indispensabili per avere successo.
"Era una cosa estremamente rara poter avere risposte da qualcuno di qualificato in una regione così piccola - sottolinea Valzolgher -. Formazione che ha contribuito a fornirci gli strumenti per poi farci conoscere anche nella parte di Piemonte più vicina a noi, passaggio fondamentale per riuscire ora a collaborare sia con operatori su fibra che con altri tipi di connettività per seguire una clientela di base a Milano, Venezia o Roma soprattutto nell'universo del business. Mentre qui in valle i nostri utenti sono esclusivamente privati"
Ma il vostro tipo di lavoro ha un appeal sulle nuove generazioni? Riuscite ad interessarli e instradarli su una traiettoria professionale in un ambito non certo noioso?
"Tecnologia e digitale sono sicuramente tematiche che piacciono molto ai giovani. Il punto è che per noi è piuttosto difficile riuscire a trovarli in Valle d'Aosta, mentre nei dintorni possiamo dire di avere maggiore successo nella ricerca. Quello dei servizi di telecomunicazione è comunque un campo florido per ragazzi che vogliano costruirsi una carriera attraverso voglia di fare e passione".
SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO FASTALP
Per quanto riguarda invece lo stato dell'arte della transizione digitale, Valzolgher ha un pensiero preciso.
"Purtroppo manca una cultura diffusa sui problemi ad essa collegati. In più credo che in ogni azienda la cosa più importante da mettere subito nel programma sia quella di creare competenze digitali più ampie tra i dipendenti. Sul tema posso anche dire che la nostra è una regione fortunata, si può innovare e ci sono molte leggi capaci di facilitare investimenti e assunzioni - chiarisce il presidente del cda di Fastalp -. La politica ci sta dando una mano e pure Confindustria, con i suoi sportelli, aiuta a non mandare perse le possibilità offerte ad imprenditori e non solo".
Infine, la Pmi di casa a Pont-Saint-Martin è intenta a terminare un progetto assieme ad un'altra importante azienda del territorio, la GPS Standard.
"Stiamo provando a sfruttare la parte di fibra ottica che, anche se già posata sottoterra, resta inutilizzata. L'idea è quella di usarla per poter segnalare con tempestività alle autorità preposte un incidente capitato magari a notte fonda e in zona poco battuta. Come funziona? Beh, dopo aver avvertito una vibrazione proveniente dal manto stradale, geolocalizziamo il punto dell'incidente e diamo l'allarme. Sappiamo già che all'inizio avremo qualche falso allarme, ma poi, addestrando l'Intelligenza artificiale, tutto è destinato ad andare a regime senza grandi problemi", conclude Giulio Valzolgher.
LA SEDE DELLA FASTALP