Per l'incidente ferroviario del 6 febbraio 2020 a Livraga, nel Lodigiano (morte di due macchinisti e ferimento di 10 persone a bordo di un Frecciarossa), il tribunale di Lodi ha disposto in primo grado tre condanne, due delle quali riguardano due lavoratori del sito fiorentino Alstom: un operaio montatore (2 anni e 8 mesi) e un collaudatore (2 anni e 10 mesi). A seguito di questa sentenza, la Rsu Alstom Firenze e le organizzazioni sindacali provinciali Fim Cisl e Fiom Cgil hanno proclamato un'ora di sciopero per la giornata di oggi, ore 10-11. Nell'occasione, si è svolta una assemblea dei lavoratori all'esterno dell'ingresso di via Fanfani a Firenze, "a tutela della dignità, della sicurezza e dei diritti di chi lavora".Dichiarano Fim Cisl Fi-Po e Fiom Cgil Fi-Po-Pt: "Prima di questa sentenza, scrivemmo per noi vale il principio che non possono pagare i lavoratori. Già in sede aziendale abbiamo più volte ribadito come le procedure potessero prevedere anche prove meccanizzate per la verifica dell'effettiva funzionalità dello strumento, come poi sono state implementate dopo l'incidente, e l'attestazione dell'impossibilità per il banco di prova di proprietà di RFI di verificare correttamente la cassa di manovra. La sicurezza della nostra rete ferroviaria non si può garantire con un mero controllo visivo, e se questo è accaduto ci sono delle responsabilità da ricercare ad altri livelli. Chiediamo all'azienda di investire sul processo produttivo a tutela della sicurezza ferroviaria e soprattutto dei lavoratori che rappresentiamo: non può esistere che la responsabilità di una produzione complessa ricada soltanto sugli operatori di linea. Non rifuggiamo le responsabilità, ma quest'incidente poteva essere evitato attraverso macchinari di verifica automatizzati e procedure di controllo diverse rispetto a quelle decise dall'azienda. Chiediamo di discuterle al fine di tutelare le lavoratrici e i lavoratori di Alstom. Aggiungiamo, per concludere, che nei giorni scorsi un lavoratore somministrato ha ricevuto una lettera di contestazione disciplinare dalla sua agenzia che lavora per Alstom a Firenze, in quanto si è comprensibilmente rifiutato di compilare e firmare i report di tracciabilità e di inserire a sistema i seriali di 3 macchine (assemblate anche da altri colleghi), prima di un collaudo. Un modo di fare inaccettabile che vuole scaricare ogni responsabilità sui lavoratori e che solleva ogni responsabilità dall'azienda"