09/18/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/18/2025 01:45
Oggi le minacce informatiche evolvono rapidamente e le soluzioni tecnologiche si moltiplicano. La quantità di strumenti disponibili cresce in modo esponenziale.
Spesso si desidera disporre di un sistema di controllo centralizzato, dotato di numerosi indicatori, nella speranza che almeno uno riesca a intercettare tempestivamente un ransomware prima che comprometta dati finanziari critici.
Eppure, tra SIEM che non parlano tra loro, alert che nessuno legge, e tool implementati "a metà" perché "non c'era tempo", sorge una domanda scomoda ma doverosa: serve davvero tutto questo? O ci stiamo solo illudendo di essere al sicuro sotto una montagna di tool mal gestiti?
Benvenuti nel mondo del Minimum Effective Toolset.
Il concetto del Minimum Effective Toolset (MET)si fonda sull'idea che l'efficacia di una strategia difensiva non dipenda dalla quantità di strumenti adottati, ma dalla loro pertinenza, interoperabilità e integrazione nei processi aziendali. In quest'ottica, una raccolta essenziale, ma sufficiente, di strumenti e tecnologie è in grado di raggiungere gli obiettivi di cybersecurity comeosservare, rispondere e difendersi dalle minacce.
Sempre più organizzazioni leader nel settore della sicurezza informatica stanno abbandonando l'approccio tradizionale basato sull'accumulo di nuove tecnologie, per orientarsi verso una logica di semplificazione strategica: non "più strumenti", ma gli strumenti giusti.
La selezione degli strumenti deve basarsi su criteri di efficacia operativa, adattabilità al contesto e valore concreto, evitando scelte influenzate da logiche commerciali o tendenze tecnologiche prive di reale applicabilità.
Prima di cercare nuove soluzioni o servizi per coprire esigenze emergenti, è fondamentale analizzare il potenziale inespresso delle tecnologie già in uso. Questo approccio consente di valorizzare gli investimenti esistenti, ridurre la complessità operativa e far evolvere la funzione di sicurezza anche in contesti di risorse limitate o di incertezza economica.
Negli ultimi anni, molte aziende sono cadute vittima della "checklist culture": un framework richiede un SIEM? Installato. Il cliente vuole la threat intelligence? Comprata. Devono esserci log di tutto? Ci sono, in un bucket S3 che nessuno ha mai aperto.
Il risultato è una sovrastruttura tecnologica fragilissima, tenuta insieme da personale esausto, budget frammentati e scarsa visibilità sul reale livello di rischio.
La realtà è un'altra: affidarsi a troppi tool senza un processo solido è peggio che usare solo quelli giusti, ma integrati perfettamente in una strategia ben definita che coinvolga tecnologie, persone e processi in un unico servizio.
Uno dei principi fondamentali della cybersecurity moderna è "dobbiamo vedere tutto".
Certo, la visibilità completa è fondamentale. Ma è utile solo se accompagnata dalla capacità di agire in tempo reale, 24/7, con competenza e prontezza operativa.
Ciò che serve non è solo visibilità, ma una visibilità intelligente, contestuale e operativamente azionabile, in grado non solo di rilevare che "qualcosa sta accadendo", ma anche di:
È su questa esigenza che si fonda un paradigma operativo sempre più centrale: il Managed Detection and Response (MDR).
Alcune aziende ci chiedono: "quali tool mi servono?". La vera domanda dovrebbe essere: "chi si prende cura davvero della mia sicurezza, 24/7, quando non posso farlo?"
Un servizio MDR (Managed Detection and Response) risponde esattamente a questo bisogno.
Non è (solo) tecnologia. È capacità operativa distribuita, intelligenza umana al centro, velocità nella risposta, e soprattutto competenza applicata, non promessa.
Cosa offre davvero un servizio MDR:
A volte si vive nell'illusionedi poter "fare in casa" la sicurezza, magari con un EDR commerciale e qualche script PowerShell in un cassetto.
La verità è che la complessità delle minacce moderne non si affronta più solo con la tecnologia, ma con un processo ben strutturato di detection & response. Ecco perché sempre più aziende stanno ridefinendo la loro strategia difensiva attorno a partner MDR, capaci di garantire:
La vera maturità in cybersecurity non si misura dal numero di tool tecnologici, ma dalla capacità di usare bene quelli giusti. Il Minimum Effective Toolset è una filosofia pragmatica, concreta, operativa. È una presa di coscienza: "non posso fare tutto, ma posso scegliere bene a chi affidare ciò che conta davvero."
Un servizio MDR rappresenta l'elemento centrale di questo modello. Un'integrazione di tecnologie, competenze umane e processi strutturati, orientata alla massima efficacia operativa.
Perché alla fine, la sicurezza è questione di sapere quando, come e con chi usarle. In questo contesto, CYBEROO si distingue come unico MDR Vendor italiano riconosciuto per tre anni consecutivi come "Representative Vendor" nella Gartner® Market Guide for Managed Detection and Response Services, che seleziona i 40 migliori vendor di servizi MDR al mondo.
Il nostro obiettivo è rafforzare la capacità operativa dei clienti, garantendo continuità aziendale e resilienza tramite un servizio attivo 24/7 e un team di oltre 100 specialisti in cybersecuritydedicati a fornire un supporto proattivo e soluzioni oltre il semplice intervento.
Ci impegniamo a garantire un affiancamento strategico costante, fungendo da partner affidabile che protegge e guida le organizzazioni nel percorso di miglioramento continuo della loro postura di sicurezza.