09/30/2025 | News release | Distributed by Public on 09/30/2025 03:15
Lo scorso 22 settembre Taranto ha ospitato la Italian Submarine Escape and Rescue Exercise 2025 (IT SMEREX 2025), l'evento addestrativo annuale di ricerca e soccorso a sottomarino sinistrato della durata di cinque giorni, pianificato e condotto dalla Marina Militare con il coinvolgimento di assetti nazionali e internazionali.
A simulare un sottomarino in difficoltà posato sul fondo del mare è stato il sommergibile Salvatore Todaro, mentre nave Carabiniere ha agito da "on scene commander" assicurando la direzione delle operazioni. A supporto delle attività hanno preso parte la nave appoggio sommergibili turca nave Alemdar, l'unità greca nave Aias, il Dissub Support Group del Regno Unito e il Submarine Parachute Assistance Group (SPAG) del Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare - COMSUBIN, aviolanciato da un velivolo C-130 dell'Aeronautica Militare. A completare il dispositivo di ricerca e soccorso, anche il cacciamine Viareggio, il moto trasporto costiero Capri e la Guardia Costiera, che ha garantito la cornice di sicurezza marittima.
Durante l'esercitazione sono state condotte le principali fasi del soccorso, dalla ricerca e localizzazione del sottomarino tramite il sonar di bordo e il ROV (Remotely Operated Vehicle), all'appontaggio della Submarine Rescue Chamber sul battello, fino al recupero dei fuoriusciti. Non meno importante l'aspetto sanitario, dove i naufraghi sono stati sottoposti a triage, per poi essere trasferiti e trattati nelle camere iperbariche dai team medici multinazionali. Culmine dell'attività è stata la dimostrazione con aviolancio SPAG del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) di COMSUBIN, che ha visto l'intervento in mare di personale altamente specializzato per il primo soccorso agli equipaggi evacuati.
L'esercitazione è stata l'occasione per collaudare a bordo dell'unità greca Aias il nuovo sistema di insufflaggio aria alle casse zavorra del sottomarino, sviluppato nell'ambito del più ampio sistema S.A.V.E.R. (Submarine Assistance, Ventilation, Escape and Rescue) prodotto dal Raggruppamento Temporaneo d'Impresa (R.T.I.) formato dalle ditte italiane DRASS e SAIPEM. Si tratta di un sistema modulare, facilmente trasportabile, progettato per operare con standard NATO e integrabile anche su unità navali alleate. Comprende un moderno veicolo di soccorso sottomarino (SRV), un sistema di Transfer Under Pressure (TUP) collegato a camere di decompressione, un sistema di ventilazione per stabilizzare l'atmosfera interna al battello sinistrato, un ROV di grande profondità prodotto da Saipem per ispezioni e collegamenti, e la Submarine Rescue Chamber (SRC) come ulteriore sistema di salvataggio del personale in difficoltà. Insieme, queste componenti consentono di condurre un soccorso rapido ed efficace in ogni scenario e in ogni parte del mondo.
Il sistema, attualmente in fase di collaudo e certificazione da parte del RINA, sarà consegnato alla Marina Militare entro la fine dell'anno e imbarcato dal 2027 su nave Olterra, la nuova unità di supporto alle operazioni subacquee della Marina Militare costruita dai cantieri Mariotti. Lunga 128 metri e dotata di sistema di posizionamento dinamico di ultima generazione, l'unità sarà il fulcro delle future capacità subacquee nazionali sia a favore del Gruppo Operativo Incursori che del GOS, con moderne aree iperbariche, sala di comando e spazi logistici per aumentarne la flessibilità d'impiego.
La catena di soccorso, attivata attraverso il Comando Sommergibili (MARICOSOM) e in coordinamento con il sito internazionale ISMERLO (International Submarine Escape and Rescue Liaison Office), ha permesso di testare procedure, ruoli e responsabilità secondo gli standard NATO.
Nel suo intervento, il comandante dei Sommergibili contrammiraglio Francesco Milazzo ha ricordato la leadership storica della Marina Militare nelle operazioni di ricerca e soccorso ai sottomarini e di come la stessa abbia costruito, consolidato e rinnovato le proprie capacità - riconosciute dalla comunità NATO - nella salvaguardia della vita dei sommergibilisti in caso di sinistri marittimi.
Il comandante di COMSUBIN contrammiraglio Stefano Frumento ha sottolineato come il team SPAG dei Palombari del GOS, completo di personale sanitario specializzato, sia perfettamente inserito in un sistema di sicurezza integrato che garantisce, con il concorso dell'Aereonautica Militare, l'approntamento di una infermeria galleggiante in tempi brevissimi e, dunque, la possibilità di fornire i primi soccorsi nell'area dell'incidente.
L'esercitazione ha visto la partecipazione di osservatori militari provenienti da 15 Paesi NATO e partner: Argentina, Bulgaria, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Indonesia, Malesia, Marocco, Oman, Olanda, Pakistan, Perù, Polonia, Qatar, Stati Uniti. La loro presenza ha sottolineato la crescente attenzione internazionale per la sicurezza subacquea e l'importanza di garantire interoperabilità e cooperazione in caso di emergenza.
Cooperazione non solo sul piano tecnico-operativo, ma anche sanitario. Per la prima volta, infatti, all'esercitazione ha preso parte anche una equipe composta da personale medico infermieristico, psicologico e paramedico proveniente da ben 4 diverse nazioni: Italia, Turchia, Grecia e Gran Bretagna. In particolare, i medici militari italiani, in possesso dell'abilitazione in medicina subacquea ed iperbarica, sono stati appositamente selezionati dall'Ispettorato di Sanità Militare dello Stato Maggiore Marina e dall'Ufficio Sanitario di CINCNAV.
Nel corso dell'esercitazione il team sanitario ha simulato due diversi assetti di soccorso. Il primo dedicato al personale naufrago prelevato tramite SRV; il secondo, decisamente più complesso, dedicato al personale naufrago recuperato in mare a seguito di una simulata fuoriuscita da un battello posato sul fondo e successivamente accolto a bordo della cosiddetta "cittadella", attrezzata in mare dallo SPAG del COMSUBIN. Nel corso dell'esercitazione il team sanitario ha potuto testare tempi di intervento, triage e procedure di soccorso, il tutto in un contesto internazionale. Di particolare rilievo è stato l'impiego delle due camere iperbariche imbarcate a bordo di Nave Viareggio e sulla nave turca Alemdar, dove il personale medico ha potuto simulare l'impiego delle tabelle di decompressione previste dalla pubblicazione NATO in vigore (ATP 57).
La ITA SMEREX 2025 ha confermato dunque la centralità della Marina Militare, in tutte le sue articolazioni specialistiche coinvolte, nel campo del soccorso a sottomarini, consolidando l'esperienza maturata e al tempo stesso proiettandosi verso il futuro con l'introduzione di nuove capacità e tecnologie.