09/15/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/15/2025 08:08
La Vicesindaca Elisa Spada e l'Amministratore Delegato Andrea Ramonda hanno ritirato a Roma il riconoscimento "Please in my back yard", assegnato da Assoambiente, l'associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell'igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche
FIB3R, l'impianto all'avanguardia, realizzato da Herambiente a Imola, per la rigenerazione della fibra di carbonio, ha vinto il Premio Pimby Green promosso da Assoambiente, l'Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell'igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche. Il premio, acronimo di "Please in my back yard", è stato ritirato dall'Amministratore Delegato di Herambiente, Andrea Ramonda, insieme alla Vicesindaca di Imola Elisa Spada, durante un evento che si è svolto a Roma venerdì 12 settembre. Obiettivo del Premio è individuare nuove opere e infrastrutture che imprese e pubbliche amministrazioni hanno realizzato per ridurre le emissioni, promuovere sviluppo e valorizzare il territorio italiano.
"Il nostro nuovo impianto FIB3R, il primo in Europa su scala industriale per il recupero della fibra di carbonio, è il risultato di un percorso di stretta collaborazione con il territorio e con il Comune di Imola - afferma Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente - che ha sostenuto il progetto fin dall'inizio con visione e competenza. Un dialogo aperto, trasparente e inclusivo con cittadini, istituzioni e aziende locali ha permesso di superare le resistenze e di creare un esempio virtuoso di percorso partecipativo e condiviso, capace di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder alla realizzazione di un progetto che genera valore per la comunità".
"L'impianto FIB3R è un esempio virtuoso di economia circolare e ricerca applicata che mostra concretamente i grandi risultati che si possano raggiungere attraverso la stretta collaborazione tra l'università e le aziende del territorio che hanno dimostrato grande capacità di visione e competenza - afferma Elisa Spada, Vicesindaca del Comune di Imola con delega all'Ambiente -. Nel cuore della Motor Valley, all'interno di un capannone dismesso, quindi a consumo di suolo zero, questo impianto dimostra concretamente cosa significa fare della sostenibilità il motore di una nuova visione di sviluppo industriale e creare nuovi posti di lavoro. Abbiamo scelto di accompagnare questo progetto prima della sua realizzazione con un incontro pubblico nel quale ricercatori, ingegneri, imprese hanno illustrato il percorso fatto e risposto alle domande dei cittadini, e con una pagina dedicata sul sito del Comune nella quale poter fare tutti gli approfondimenti. Ringrazio Assoambiente per questo importante premio, che ci onora, e tutte le realtà che hanno portato alla creazione di questa preziosa esperienza, dall'Università di Bologna, ad Alessandro Curti e il suo staff, a Herambiente ai tecnici comunali".
Con un investimento da 10,8 milioni di euro, Herambiente (società controllata dal Gruppo Hera) ha realizzato sul territorio di Imola, nel cuore della Motor Valley, FIB3R, il primo impianto su scala industriale a livello europeo, in grado di recuperare e rigenerare la fibra di carbonio. L'impianto, inaugurato a marzo 2025, rappresenta il simbolo di un concreto circuito virtuoso che parte dagli scarti a fine vita prodotti dalle aziende e ritorna al tessuto industriale sotto forma di fibra rigenerata, pronta per essere riutilizzata in un ciclo potenzialmente infinito. Imola è stata scelta anche perché punto strategico di vicinanza logistica non solo alle principali aziende automotive ma anche ai loro fornitori (tessitori, impregnatori e stampatori).
I settori industriali interessati a questa eccellenza sono infatti sempre di più e vanno dall'automotive all'aerospaziale, dalla nautica all'arredo. Ad oggi si prevede che l'impianto possa produrre 160 tonnellate di fibra di carbonio riciclata ogni anno, con un risparmio energetico del 75% rispetto alla produzione di fibra vergine.
L'impianto è il frutto di un'importante sperimentazione triennale svolta in collaborazione con il dipartimento di Chimica Industriale Toso Montanari dell'Università di Bologna, partner scientifico del progetto, e con il partner tecnologico Curti, azienda leader nella produzione di macchine automatiche per applicazioni industriali. L'Università si è occupata di approfondire la fase iniziale di ricerca e di progettare il laboratorio strumentale presso il sito; Herambiente ha fornito il proprio know-how nella gestione dei rifiuti e Curti ha reso disponibile la sua conoscenza e il suo centro ricerche per la modellizzazione della soluzione studiata presso il proprio centro ricerche e, successivamente per gestire la costruzione dell'impianto su scala industriale. Dopo tre anni di sperimentazione in laboratorio, si è passati alla realizzazione di un impianto che ricicla materiali compositi, contribuendo a colmare il gap tra la domanda di fibra vergine e l'offerta e riducendo l'impatto ambientale. L'innovatività della tecnologia utilizzata e la rilevanza strategica dei materiali coinvolti sono state apprezzate anche dall'Unione Europea che ha riconosciuto a FIB3R un contributo nell'ambito del PNRR di oltre 2,2 milioni di euro all'interno di NextGenerationEU.