11/03/2025 | News release | Distributed by Public on 11/03/2025 09:42
L'iniziativa ricorda il cardinale Pietro Boetto, monsignor Francesco Repetto e il rabbino Riccardo Pacifici
Questa mattina, nell'Episcopio dell'Arcidiocesi di Genova in piazza Matteotti 4, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione de "Il Civico Giusto", dedicato al cardinale Pietro Boetto, a monsignor Francesco Repetto e al rabbino Riccardo Pacifici, figure simbolo di solidarietà, fede e coraggio civile durante la persecuzione nazifascista.
L'evento si inserisce nel progetto nazionale Il Civico Giusto, che celebra coloro che, mettendo a rischio la propria vita, offrirono rifugio e protezione agli ebrei e agli oppositori del regime. La tappa genovese assume un significato particolarmente profondo, poiché coincide con le commemorazioni del rastrellamento degli ebrei di Genova e valorizza la storica collaborazione tra DELASEM (Delegazione per l'Assistenza degli Emigranti Ebrei), Arcidiocesi di Genova e Comunità Ebraica.
Tra le autorità presenti la sindaca di Genova Silvia Salis, che nel suo intervento ha sottolineato l'attualità e il valore civile di questa memoria: «È importante celebrare oggi persone che di fronte alla violenza del potere non si sono nascoste nell'indifferenza, perché vediamo che in tutto il mondo ci sono focolai di violenza e odio nei confronti delle popolazioni ebraiche, e questa è una vergogna. Dobbiamo vigilare su queste situazioni. Cerimonie come questa servono a ricordare e a insegnare ai giovani che in modo stupido e stolto inneggiano a quei giorni come se fosse una cosa divertente che possono dire quelle cretinate perché in quegli anni c'è stata gente che è morta per dargli la libertà di fargliele dire. I protagonisti di questa storia furono esempi di fede e di impegno civile, pronti a rischiare la vita per salvare altri. La vita ha senso solo se usata per migliorare o salvare quella degli altri: questo è il coraggio che oggi celebriamo e che dobbiamo continuare a onorare, stando sempre dalla parte giusta».
Accanto alla prima cittadina hanno preso parte alla cerimonia Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, e Andrea Giovannelli, capo segreteria del Coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel corso dell'evento sono intervenuti anche monsignor Marco Tasca, arcivescovo di Genova; Giuseppe Momigliano, rabbino capo della Comunità Ebraica di Genova; Barbara Grosso, direttrice generale della Fondazione Il Secolo XIX; Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto Il Civico Giusto; Maria Grazia Lancellotti, storica e autrice dei testi del documentario; e Cristiano Migliorelli, responsabile della valorizzazione del patrimonio dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce.
Per l'occasione è stato proiettato in anteprima il mini-documentario "Il Civico Giusto - Genova", con la voce narrante di Tullio Solenghi, letture di Massimo Wertmüller, testi di Maria Grazia Lancellotti, montaggio di Mirko Bertarelli e sigla musicale di Luca Barbarossa. È inoltre stata inaugurata la mattonella artistica "parlante" affissa sul portone dell'Episcopio. Grazie a un QR code, i visitatori possono ascoltare le testimonianze di chi visse quegli anni di coraggio e fraternità. I contenuti sono disponibili anche sul sito ufficiale https://www.ilcivicogiusto.it e sul canale YouTube al link youtu.be/FpCYlQiUXdg.
Il progetto nazionale Il Civico Giusto, ideato da Paolo Masini, è promosso da Roma Best Practices Award - Mamma Roma e i suoi Figli Migliori in collaborazione con la Rete Nazionale di Scuole "Memorie. Una città, mille storie". L'appuntamento genovese è stato realizzato in collaborazione con Arcidiocesi di Genova, Archivio Storico Istituto Luce, Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria, Archivio di Stato di Genova, Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Fondazione Ansaldo, con il patrocinio di Comune di Genova, Regione Liguria e Comunità Ebraica di Genova, e il sostegno della Fondazione Il Secolo XIX.