01/11/2025 | News release | Distributed by Public on 01/11/2025 01:44
Padova, 10 gennaio 2025 - Continua l'azione di contrasto della Polizia di Stato di Padova al fenomeno di truffe ed estorsioni ad anziani che vivono da soli contattati telefonicamente da malfattori che tentano di estorcere loro denaro e gioielli con la scusa che un loro congiunto, generalmente un figlio, avrebbe provocato un incidente stradale con feriti gravi e che l'unico modo per evitare l'arresto sarebbe risarcire le vittime prima della denuncia.
Nel pomeriggio di giovedì 9 gennaio gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Padova sono intervenuti in via Fratelli Bandiera da dove era giunta al 113 la segnalazione di un tentativo di raggiro ai danni di un'anziana. Questa volta a rispondere al telefono fisso di casa della donna è stata la figlia che la accudisce quotidianamente e che sentendosi richiedere del denaro con la scusa dell'incidente stradale provocato da un familiare, ha subito capito che qualcosa non quadrava e che probabilmente era in atto un tentativo di estorcere denaro alla madre, 89enne.
Così ha tenuto al telefono l'interlocutore, fingendosi la madre, e contemporaneamente avvisato il figlio che ha chiamato subito il 113. La donna nel frattempo ha portato avanti la trattativa con i malfattori concordando una cifra di 9000 euro. Subito dopo a casa sua si è presentato un 21enne, incensurato, proveniente dalla provincia di Modena che si è presentato come l'incaricato del Tribunale per il ritiro della cauzione. Tempo di scambiare due parole sulla porta di casa e sul posto sono arrivati i poliziotti alla vista dei quali il ragazzo ha provato a fuggire a piedi, ma è stato bloccato dopo pochi metri.
Accompagnato in Questura è risultato incensurato ed è stato arrestato per il tentativo di estorsione. Posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, a seguito di rito per direttissima in cui è stato convalidato l'arresto, è stato condannato a due anni di reclusione e 500 Euro di multa.