Fondazione CIMA - Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale

07/11/2025 | News release | Distributed by Public on 07/11/2025 08:58

Flash flood in Texas: un’ondata improvvisa

Nelle prime ore del 4 luglio 2025, la regione del Texas Hill Country è stata travolta da un evento meteorologico estremo. In poche ore, tra i 130 e i 280 mm di pioggia sono caduti su un terreno reso poco permeabile dalla recente carenza di piogge, provocando un innalzamento repentino del fiume Guadalupe di oltre 8 metri in soli 45 minuti. L'evento ha causato numerose vittime e danni ingenti, come si può osservare dalle immagini satellitari, mettendo in luce la rapidità e l'intensità che caratterizzano fenomeni di questo tipo. Sebbene eventi di simile portata si siano già verificati in passato in questa zona, la rapidità estrema delle dinamiche ha giocato un ruolo cruciale nel determinare un esito così catastrofico, in particolare per quanto riguarda la perdita di vite umane. Le flash flood e la dinamica del fiume Guadalupe Il grafico idrometrico del fiume Guadalupe a Comfort mostra chiaramente la rapidità dell'evento: il livello dell'acqua è passato da condizioni di magra a oltre 34 piedi (≈10,3 metri), ben al di sopra della soglia di "major flooding" (28 ft, ≈8,5 metri), in meno di due ore. Fig 1: Livello idrico osservato nel fiume Guadalupe a Comfort, Texas. Area drenata: circa 2.200 km²). Fonte https://water.noaa.gov/gauges/08167000 . La classificazione NOAA indica che il superamento dei 21 piedi (≈6,4 metri) rappresenta già una fase alluvionale, mentre a 10 piedi (≈3 metri) si entra nella fase di attenzione. Più a monte, l'evento idrometeorologico ha assunto caratteristiche ancora più estreme a livello locale. Presso la stazione di Hunt, situata lungo il fiume Guadalupe, sono stati registrati 170 mm di pioggia cumulata in sole 3 ore, un valore associato a un tempo di ritorno stimato tra i 100 e i 200 anni. Nella stessa località, il livello del fiume ha superato il precedente massimo storico dall'inizio delle misurazioni, oltrepassando di oltre 3 metri la soglia di massima allerta. Il campo estivo per bambine di Camp Mystic, situato a Kerrville, ha subito un bilancio di vittime particolarmente tragico a causa di una combinazione fatale di alcuni fattori. La sua posizione, in prossimità del fiume Guadalupe e alla confluenza con un affluente secondario, ha reso il sito particolarmente vulnerabile. L'improvvisa onda di piena, verificatasi all'alba mentre la maggior parte delle ospiti dormiva ancora, ha colto tutti di sorpresa. Inoltre, la collocazione nella parte alta del bacino (area drenata di circa 300 km2), caratterizzata da pendii mediamente più ripidi, ha favorito una risposta idrologica estremamente rapida, con un ritardo di circa un'ora tra le precipitazioni intense e il picco dell'onda di piena. Questo tipo di dinamica è tipica delle flash flood, in cui la risposta del bacino è estremamente rapida e i tempi di reazione per la mitigazione del rischio sono ridotti al minimo. Inoltre, ad esacerbare ulteriormente questa caratteristica dei bacini locali, il territorio stava attraversando condizioni di siccità eccezionali, tra le più gravi classificate dall'U.S. Drought Monitor, prima dell'alluvione. Siccità gravi possono rendere il suolo maggiormente impermeabile e quindi accelerare la risposta di piena in un bacino. L'alternanza tra eventi estremi del ciclo idrologico, siccità da un lato e il rapido passaggio a fenomeni alluvionali, è uno degli elementi che gli scienziati hanno identificato come caratterizzare il cambiamento climatico. Analoghi eventi in anni recenti si sono verificati anche in Italia, basti pensare al gravoso evento che colpì il bacino del Misa nelle Marche a settembre 2022. Fenomeni di questo tipo pongono sfide rilevanti alla previsione idrologica, soprattutto in contesti di piccoli bacini. Dinamiche meteorologiche e cambiamenti climatici L'evento è stato innescato dalla coda della tempesta tropicale Barry, che ha favorito la formazione di un sistema convettivo a mesoscala (MCS) in grado di generare precipitazioni estremamente intense, con cumulate tra i 200 e i 250 mm in poche ore, pari alla pioggia media di circa quattro mesi. A supporto di queste dinamiche, già dalle prime ore del 4 luglio, le analisi sinottiche evidenziavano la presenza di una vorticità ciclonica attiva sul Texas e una forte instabilità atmosferica. Fig 2. Analisi sinottica del modello GFS (Global Forecast System) dell'altezza di geopotenziale a 500 mb, vorticità ciclonica e vento del 4 Luglio 2025 ore 00UTC. Fonte: https://www.tropicaltidbits.com Le immagini satellitari NASA hanno mostrato chiaramente la struttura compatta del sistema convettivo e i dati IMERG hanno evidenziato valori molto elevati dell'intensità di pioggia (mm/h) in corrispondenza dell'area colpita. Fig 3. 4 Luglio 2025: immagine di riflettanza corretta del VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiometer Suite) fornita dal satellite della NASA. Fig 4. 4 Luglio 2025: velocità di precipitazione IMERG che rappresenta la stima dell'intensità di pioggia in millimetri all'ora (mm/h) fornita dalla NASA. Un ulteriore elemento chiave è rappresentato dall'anomalia positiva della temperatura superficiale del mare nel Golfo del Messico (circa +2-3°C rispetto alla media), che ha fornito energia e umidità al sistema atmosferico, contribuendo sia alla formazione della tempesta tropicale sia all'alimentazione delle precipitazioni intense. Questa umidità residua ha funzionato da innesco per lo sviluppo del MCS. A tutto ciò si aggiunge la vulnerabilità geomorfologica del Texas centrale: suoli sottili e pendii collinari ripidi e rocciosi che convogliano le piogge verso i fiumi con estrema rapidità, tanto da valere alla regione delle colline texane il soprannome di 'Flash Flood Alley'. Fig.5 Anomalia della temperatura superficie del mare il 4 Luglio 2025 (immagine fornita da C3S di Copernicus). Stime preliminari suggeriscono che l'episodio sia stato intensificato dal cambiamento climatico, con una piovosità fino al 10% superiore a quella osservata in episodi simili del passato. Le analisi disponibili indicano che eventi di questo tipo stanno diventando più frequenti e severi, non solo per la naturale variabilità climatica, ma anche per effetto del riscaldamento globale di origine antropica. Previsione basata sugli impatti: una prospettiva scientifica L'alluvione del Texas rappresenta un caso studio significativo per comprendere le interazioni tra dinamiche meteorologiche, risposta idrologica e impatti sul territorio e soprattutto comprendere il motivo per cui l'evento si è potenziato in tempi così rapidi. È rilevante porre l'attenzione sulle sfide associate alla previsione e comunicazione delle flash flood, evidenziando la necessità di sviluppare approcci integrati, che combinino modelli previsionali avanzati con la conoscenza delle vulnerabilità locali. Eventi notturni e con risposte molto rapide, come quello del Guadalupe, sottolineano la complessità della comunicazione delle allerte in contesti con elevata esposizione, come le strutture educative o ricreative, e l'importanza di pianificazioni e soluzioni organizzative e tecnologiche che rafforzino la capacità di risposta, rafforzando e velocizzando il passaggio fra early warning e early action. I modelli di previsione tradizionali, basati principalmente su variabili meteorologiche e idrologiche, possono risultare insufficienti per anticipare gli impatti reali sul territorio, in particolare su bacini di piccole dimensioni. L'approccio scientifico che stiamo implementando in alcune aree del mondo è quello dell'impact-based forecasting and early warning (IBF-EW), che propone quindi di integrare informazioni su vulnerabilità, esposizione e capacità di risposta, al fine di migliorare la comprensione del rischio e la comunicazione degli scenari attesi. In parallelo, emerge la necessità di un rinnovamento delle infrastrutture idrauliche e dei piani di gestione, in modo da tener conto di eventi estremi più intensi e frequenti rispetto ai parametri storici di progettazione. Investire nella ricerca scientifica sui sistemi di allerta precoce anche per questi eventi a sviluppo rapido che, a causa dei cambiamenti climatici, diventeranno via via più frequenti, sulla modellazione ad alta risoluzione e sull'analisi dei rischi - con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili (bambini, anziani, persone con disabilità) e alle comunità più fragili - è essenziale per rafforzare la resilienza.
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