National Center for Documentation and Analysis for Childhood and Adolescence of Italy

09/19/2025 | News release | Distributed by Public on 09/19/2025 03:17

Obesità in aumento fra i più giovani, rapporto Unicef

L'obesità colpisce sempre più bambini e adolescenti, con seri rischi per la salute, e ha superato il sottopeso come forma più diffusa di malnutrizione in tutte le regioni del mondo, ad eccezione dell'Africa subsahariana e dell'Asia meridionale. Secondo quanto evidenziato dal nuovo rapporto dell'Unicef Feeding profit. How food environments are failing children, che si basa su dati provenienti da oltre 190 Paesi, sono obesi 188 milioni di bambini in età scolare e adolescenziale (uno su 10).

«L'obesità - si legge nel sito dell'Unicef - è una forma grave di sovrappeso e comporta un rischio maggiore di sviluppare insulino-resistenza e ipertensione, nonché malattie potenzialmente letali in età avanzata, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro».

Il documento rivela che la diffusione del sottopeso tra i bambini e le bambine di età compresa tra i 5 e i 19 anni è diminuita dal 2000, passando da quasi il 13% al 9,2%, mentre i tassi di obesità sono aumentati dal 3% al 9,4%.

I dati mostrano che diversi Paesi insulari del Pacifico hanno la più alta percentuale di obesità a livello globale: a Niue, nelle Isole Cook e a Nauru è obeso, rispettivamente, il 38%, il 37% e il 33% dei bambini dai 5 ai 19 anni. «Questi livelli, che sono tutti raddoppiati dal 2000, sono in gran parte determinati dal passaggio da diete tradizionali a cibi importati a basso costo e ad alto contenuto energetico».

Il fenomeno è sempre presente, in percentuali elevate, in molti Paesi ad alto reddito: riguarda, ad esempio, il 27% dei giovani tra i 5 e i 19 anni in Cile, il 21% negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti.

Il rapporto, inoltre, avverte che i cibi ultra-processati e i fast food - ricchi di zuccheri, amidi raffinati, sale, grassi non salutari e additivi - stanno influenzando l'alimentazione dei bambini attraverso contesti alimentari malsani, piuttosto che attraverso scelte personali. «Questi prodotti dominano i negozi e le scuole, mentre il marketing digitale offre all'industria alimentare e delle bevande un potente accesso al pubblico giovane».

In un sondaggio globale condotto lo scorso anno su 64.000 giovani di età compresa tra i 13 e i 24 anni attraverso la piattaforma U-Report dell'Unicef, il 75% degli intervistati ha ricordato di aver visto pubblicità di bevande zuccherate, snack o fast food nella settimana precedente e il 60% ha affermato che le pubblicità hanno aumentato il loro desiderio di consumare tali alimenti.

Per invertire questa tendenza e garantire che i bambini abbiano accesso a diete nutrienti, l'organizzazione invita i Governi, la società civile e i partner ad agire urgentemente con una serie di misure che prevedono, fra l'altro, il divieto della fornitura o della vendita di alimenti ultra-processati e cibi-spazzatura nelle scuole.

Si può leggere la pubblicazione, in inglese, sul sito dell'Unicef.

Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alle tematiche Disturbi del comportamento alimentare e Malnutrizione infantile, raggiungibili dal menù di navigazione "Temi".

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