09/16/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/16/2025 09:43
"Non si tratta di una classica crisi industriale ma di una vicenda assurda che in trent'anni non ha trovato soluzioni.
Questo mese è scaduta la concessione dell'area degli stabilimenti delle attuali Acciaierie Valbruna a Bolzano, iniziata nel 1995 in funzione della crisi delle Acciaierie Falck.
E nell'incontro di oggi al Mimit, la Provincia, che avrebbe potuto accogliere la richiesta del sindacato di ritirare il bando di vendita, permettendo una discussione con tutti i soggetti interessati al fine di concludere una vicenda trentennale, ha deciso invece di proseguire confermando la procedura di bando in essere.
Tale scelta, che avrà certamente come conseguenza un contenzioso legale, in concomitanza delle comunicazioni aziendali di ritirare gli investimenti e fermare le attività, è per la Fiom-Cgil inaccettabile.
Tutto ciò avrebbe delle ripercussioni sociali e industriali gravissime che impattano su due territori (Bolzano e Vicenza - produttivamente inscindibili) e coinvolgerebbero più di 2.000 lavoratori diretti oltre a quelli dell'indotto.
Il Governo riconvocherà le parti tra un mese, con l'esito della valutazione preventiva sull'esercizio di una Golden Power.
Una cosa è certa: lavoratori e sindacato non staranno a guardare, mentre altri decidono sulla loro testa. Si svolgeranno nei prossimi giorni le assemblee negli stabilimenti e verranno messe in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie."
Lo dichiarano in una nota Loris Scarpa coordinatore Siderurgia per la Fiom-Cgil nazionale, Marco Bernardoni, segretario generale Fiom-Cgil Bolzano e Morgan Prebianca, segretario generale Fiom-Cgil Vicenza.
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 16 settembre 2025
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[Link]Acciaierie Valbruna. Dopo 30 anni di mancate soluzioni a rischio 2000 lavoratori | 192 kB |