04/24/2025 | News release | Distributed by Public on 04/24/2025 09:00
Si verrà identificati con la Spid quando si accede a un sito a luci rosse oppure a uno di scommesse e gioco d'azzardo: dopo il tam tam partito in rete nei mesi scorsi, il Garante italiano della comunicazione, ha adottato una deliberache impone alle piattaforme di video sharing e ai siti web che rendono disponibili in Italia contenuti pornografici, l'obbligo di implementare sistemi efficaci per la verifica dell'età degli utenti, al fine di impedire, se necessario, l'accesso ai minori di 18 anni.Questa misura, approvata all'unanimità dal Consiglio dell'Agcom, mira a rafforzare la protezione dei minori nel contesto digitale, in linea con le disposizioni della legge sulla cybersicurezza.I gestori dei siti web dovranno adeguarsi a queste nuove disposizioni entro un termine stabilito (circa sei mesi dall'approvazione), pena l'inibizione dell'accesso ai loro servizi.La delibera si inserisce in un più ampio sforzo normativo volto a garantire un ambiente online più sicuro per i minori.
Niente identificazione, solo una verifica dell'età
Si tratta quindi di una misura che serve a identificare meglio l'età delle persone che accedono a determinati siti, in modo da evitare che bambini e minori possano venire a contatto sul web con materiale non adatto a loro. Una misura a tutela dei minori, quindi, non fatta per svelare l'identità di chi fruisce di questo tipo di materiale, ma un provvedimento di "age assurance" ovvero di "verifica dell'età".
Saranno le piattaforme a decidere lo strumento
In secondo luogo lo strumento da usare: si è parlato un po' a sproposito dello Spid (l'identità digitale che serve soprattutto per accedere ai siti della pubblica amministrazione, a proposito, occhio alla truffa del doppio Spid), o della Cie (la carta d'identità elettronica che ormai ha sostituito quella cartacea) come strumenti da utilizzare obbligatoriamente per accedere a questi siti. Qualcuno ha parlato anche dell'It-Wallet, il nuovo portafoglio digitale per conservare i documenti importanti che arriverà nel 2025. Tuttavia, il provvedimento dell'Agcom non fa esplicitamente riferimento a questi strumenti di identificazione dell'identità di una persona: Il sistema di verifica prevede che la prova della maggiore età venga fornita da soggetti terzi, indipendenti e certificati. Il processo si basa su due passaggi distinti: l'identificazione dell'utente e la sua autenticazione, che devono essere effettuati ogni volta che si accede a un sito con contenuti pornografici. Se si utilizza un'app installata sul proprio dispositivo, l'utente può generare e certificare la propria "prova dell'età" tramite strumenti come il portafoglio digitale o un'app per la gestione dell'identità digitale. In questo modo, può dimostrare di essere maggiorenne direttamente al sito web o alla piattaforma visitata.
Il parere dell'Unione europea
Lo schema di regolamento ora diventato delibera ha ottenuto un parere con osservazioni da parte della Commissione europea, di cui Agcom ha tenuto conto prima del varo della delibera. Ovviamente, visto che la Ue sta lavorando sulle linee guida che riguardano il regolamento Digital service act nella parte che prevede la verifica dell'età per la protezione dei minori.
Agcom sottolinea che i sistemi di verifica dell'età da parte delle piattaforme che si adeguano alla sua delibera, dovranno, comunque, essere conformi alle linee guida di prossima adozione dalla Commissione europea, con la possibilità, laddove necessario, di modifiche e adeguamenti del provvedimento adottato.
Scopo del provvedimento: difendere i minori
Questo provvedimento di fatto estende anche ai siti di scommesse e di giochi d'azzardo ciò che il decreto Caivano (la legge n.159 del 13 novembre 2023) aveva già previsto per i siti pornografici: ovvero l'obbligo per questi siti di verificare che i propri utenti fossero davvero maggiorenni. Un decreto varato dopo lo stupro di gruppo da parte di alcuni minorenni di due bambine di 10 e 12 anni, avvenuto proprio nel comune di Caivano e che ha, tra le altre cose, lo scopo di applicare un giro di vite nei confronti della diffusione del materiale pornografico proprio tra bambini e minori.
Una battaglia anche di Altroconsumo
Questo nuovo regolamento varato dall'Agcom è il frutto anche di un confronto con le associazioni di consumatori e soprattutto delle battaglie di Altroconsumo a difesa dei minori in rete. Durante l'audizione pubblica del 22 aprile 2024, abbiamo avuto modo di presentare all'Autorità le nostre proposte affinché i siti, soprattutto quelli che offrono contenuti non adatti ai bambini e ai ragazzi, siano responsabilizzati nel verificare attentamente l'età di chi ne richiede l'accesso.
Una battaglia che abbiamo combattuto anche nei confronti di piattaforme social come TikTok, i cui contenuti spesso destinati proprio ai più giovani e offerti a chiunque senza un reale controllo, sono spesso stati d'ispirazione per attività che hanno messo talvolta in pericolo la salute e l'incolumità proprio dei più indifesi. Ben venga quindi l'approvazione di questa misura voluta dal Garante della comunicazione.