10/08/2025 | News release | Distributed by Public on 10/08/2025 08:30
Il Progetto internazionale "Le Porte della Speranza", voluto da Papa Francesco, è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa in Vaticano con il Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Stefano Carmine De Michele. "La porta è una soglia che si attraversa, tra il passato e il possibile, tra l'errore e il cambiamento. Con la Porta non si apre solo un varco, bensì si mostra che un'altra strada è sempre possibile", ha spiegato così il senso del progetto, promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede.
L'iniziativa trae ispirazione dall'apertura, all'inizio del Giubileo, di una Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia. Dieci Porte artistiche saranno realizzate in dialogo con le comunità carcerarie e installate in otto penitenziari italiani e due portoghesi. Per realizzare le opere saranno coinvolti uomini di spettacolo, di scienza o di altre discipline, tra cui Mario Martone, Stefano Boeri e Massimo Bottura. Gli istituti interessati saranno Venezia, Milano, Roma, Napoli, Lecce, Brescia, Reggio Calabria e Palermo.
"E' un cammino che percorre le vie del carcere e percorre la via umana, mira al reinserimento sociale della persona", ha precisato De Michele. "Il lavoro congiunto consente ai detenuti di dare forma al vissuto interiore e trasformare la sofferenza in arte. Ciò che si è dentro si porta fuori, come al teatro, lo si fa creando bellezza. Il bello, apre al bene, eleva, e chi partecipa a un'opera bella si sente persona attiva, parte di un dialogo, di una speranza".
Le opere verranno poste all'ingresso delle case circondariali e saranno visibili ai cittadini: "Questo gesto ha un significato simbolico fortissimo, il carcere non deve essere un mondo culturalmente chiuso ma deve parlare al territorio. dialogare con la società", ha concluso.