09/23/2025 | News release | Distributed by Public on 09/23/2025 04:29
Nato da una collaborazione tra i Politecnici federali, il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) e l'Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI), Apertus è il primo modello linguistico di grandi dimensioni sviluppato in Svizzera. Open source, multilingue e addestrato su dati verificati, rappresenta un'alternativa europea ai colossi americani.
Apertus è stato addestrato presso il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano, utilizzando il supercomputer ALPS, tra i più potenti al mondo. Finanziato e promosso dalla Confederazione, nasce con l'obiettivo di offrire un'Intelligenza artificiale trasparente e affidabile, utile a cittadini, imprese e istituzioni pubbliche. A differenza dei chatbot più diffusi, non accede a Internet e non pesca informazioni indiscriminate dalla rete, ma si basa esclusivamente su documenti verificati e autorizzati, riducendo il rischio di contenuti inaffidabili o contraffatti.
Per Andrea-Emilio Rizzoli, Direttore dell'Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI) e Professore aggregato presso la Facoltà di scienze informatiche dell'USI, il nome stesso riflette la filosofia del progetto: «La risposta è già nel nome Apertus, perché questo è il primo large language model addestrato con un insieme di dati completamente aperto, trasparente, accessibile a chiunque voglia sapere quali dati sono stati utilizzati». Un aspetto distintivo di Apertus è l'allineamento ai valori democratici svizzeri: «Si è voluto che il modello desse risposte coerenti con i principi della democrazia svizzera. Per questo viene esercitato un controllo sulle risposte prodotte, valutando quali siano adeguate e quali no, in modo da fornire un rinforzo positivo o negativo a determinati tipi di output».
Le applicazioni concrete non mancano. Tra queste, la sanità: «Pensiamo all'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). Stiamo realizzando sistemi che generano automaticamente le cartelle di scarico dei pazienti. Il fatto che i server siano qui a Lugano, protetti e senza trasmissione di dati all'estero, è fondamentale» rileva il Direttore di IDSIA USI-SUPSI. Anche settori come la giustizia o la pubblica amministrazione potranno beneficiare della gestione e catalogazione di grandi quantità di dati in modo più efficiente. Secondo il Professor Rizzoli, è cruciale ricordare i limiti intrinseci di questa tecnologia: «Questi modelli non hanno una coscienza. Sono sistemi che statisticamente costruiscono frasi basandosi sui dati di addestramento. Non pensano come noi, non sanno di cosa parlano: danno l'illusione di dialogare, ma non hanno l'intento comunicativo che esiste tra esseri umani».
Apertus segna un passo importante per l'Europa nella corsa globale all'Intelligenza artificiale, con la prospettiva che altri Paesi sviluppino soluzioni analoghe, rafforzando l'indipendenza tecnologica del continente.
Di seguito il servizio completo, realizzato dalla trasmissione Il Quotidiano della RSI.