07/08/2025 | News release | Archived content
È stata presentata in Istituto la tesi di laurea di Morena Tamborrino, giovane infermiera dell'Unità Spinale dello stesso MRI, dedicata a una delle frontiere più promettenti della medicina del dolore: la Scrambler Therapy. Un trattamento che Montecatone ha già introdotto nei propri percorsi clinici - con la dottoressa Monika Zackova, Direttore dell'Area Critica, presente all'incontro - e che rappresenta una concreta alternativa per chi soffre di dolore neuropatico cronico non oncologico, una delle condizioni più complesse e invalidanti.
La terapia si basa su un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: attraverso stimolazioni elettriche a bassissima intensità, inviate tramite elettrodi posizionati sulla pelle, si "ri-programma" il segnale di dolore inviato al cervello, sostituendolo con uno di tipo "non doloroso". Il risultato? Una riduzione significativa della sofferenza, spesso già dalla prima seduta, senza l'uso di farmaci e senza effetti collaterali rilevanti.
Nata da un'idea del bioingegnere Giuseppe Marineo e oggi perfezionata in Italia, la Scrambler Therapy è già impiegata in diversi centri di eccellenza, tra cui lo stesso Montecatone, dove viene proposta anche come prestazione accessibile a pazienti esterni.
«Il valore di questa tesi - è stato detto dai vertici dell'Istituto - sta non solo nella solidità scientifica, ma anche nella capacità di rendere comprensibile un trattamento tecnologico all'apparenza complesso, mettendo al centro il paziente e il suo diritto a una vita libera dal dolore».
L'elaborato, frutto di una revisione aggiornata della letteratura scientifica e delle evidenze cliniche più recenti, dimostra come questa terapia sia particolarmente efficace nei pazienti che non trovano beneficio nei farmaci tradizionali. La formazione degli operatori, inoltre, gioca un ruolo cruciale per garantire risultati duraturi e personalizzati.
Con la presentazione della tesi di Tamborrino, Montecatone conferma la sua vocazione di centro riabilitativo all'avanguardia, capace di coniugare formazione, ricerca e innovazione clinica a beneficio di tutti i cittadini, anche oltre i confini della disabilità.