 ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale
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10/31/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/31/2025 07:35
31 Ott 2025 | Speciale Geoeconomia
Una stretta di mano goffa durata 27 secondi, la prima dal 2019. Il silenzio di un leader, che vale più delle mille parole dette dall'altro. A Busan si chiude il secondo round della (seconda) guerra economica tra Stati Uniti e Cina: l'incontro tra Donald Trump e Xi Jinping ha sancito una tregua, per almeno un anno, sulle azioni tariffarie e sui controlli all'export più estremi annunciati tra settembre e ottobre. Ed entrambi i leader tornano a casa con delle vittorie politiche: Trump ha guadagnato promesse di acquisto di soia dal Paese asiatico e tempo per riaggiustare gli approvvigionamenti statunitensi di terre rare; Xi ha dimostrato che la Cina ha la capacità di mettere con le spalle al muro Washington senza fare grandi concessioni. Tuttavia, sfiducia personale, rivalità nei settori strategici e squilibri domestici rimangono questioni irrisolte e difficilmente risolvibili. In una competizione che vede interessati anche la Corea del Sud, il Giappone, l'Australia e i Paesi dell'ASEAN, tutto è rimandato. Forse per un anno, forse meno.