01/14/2025 | Press release | Distributed by Public on 01/14/2025 04:28
In un nuovo rapporto (solo in francese), il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d'Europa ha espresso una serie di preoccupazioni riguardanti il trattamento delle persone private della libertà da parte della polizia e il sovraffollamento delle carceri. Il rapporto fa seguito a una visita condotta dal CPT dal 19 al 28 marzo 2024, incentrata sulla polizia e sulla custodia cautelare in quattro cantoni francofoni della Svizzera: Ginevra, Friburgo, Vallese e Vaud.
In relazione al trattamento delle persone private della libertà da parte della polizia, il CPT ha ascoltato ancora una volta accuse di maltrattamento fisico e uso eccessivo della forza, tra cui morsi da parte dei cani poliziotto, colpi di manganello, testate, pugni e calci, nonché violenti bloccaggi a terra. Queste accuse sono state mosse da cittadini stranieri, soprattutto in relazione al momento dell'arresto da parte della polizia nei cantoni di Ginevra, Vallese e Vaud. Il preoccupante numero di accuse di maltrattamenti deliberati, soprattutto nel cantone di Ginevra, lascia pensare che la violenza da parte della polizia sia una pratica persistente. È necessario adottare misure decise per migliorare la prevenzione di questo fenomeno e combatterlo in modo efficace. Il Comitato esprime rammarico per la mancata attuazione di raccomandazioni di lunga data in materia di garanzie contro i maltrattamenti al momento dell'arresto.
Nel rapporto, il CPT raccomanda inoltre di prendere misure efficaci per perseguire i funzionari di polizia implicati in atti di maltrattamento, rivedere i metodi degli interrogatori di polizia, compresa la creazione di registrazioni audiovisive, e impedire l'uso della contenzione in un contesto di polizia.
Il sovraffollamento delle carceri rimane un grande problema nelle strutture visitate nella Svizzera francofona, in particolar modo nei cantoni di Ginevra e Vaud. Al momento della visita, il tasso di occupazione nel carcere di Bois-Mermet aveva raggiunto il 166%, mentre quello nel carcere di Champ-Dollon era del 132%. Gli effetti del sovraffollamento sono deplorevoli e hanno un impatto sia sulle condizioni di detenzione delle persone in custodia cautelare sia sulle condizioni di lavoro del personale. Dovrebbe essere attuata una strategia globale che riduca la popolazione carceraria e coinvolga tutti gli attori della catena penale.
Il Comitato chiede nuovamente alle autorità svizzere di rivedere le regole che disciplinano le restrizioni drastiche dei contatti con il mondo esterno e la mancanza di attività per i detenuti in custodia cautelare, che spesso passano fino a 23 ore al giorno nelle loro celle. I cantoni di Friburgo, Vallese e Vaud devono inoltre rivedere le regole che stabiliscono la durata massima dell'isolamento disciplinare.
Nella risposta al rapporto, le autorità svizzere forniscono informazioni dettagliate sulle raccomandazioni formulate dal CPT. Il rapporto è stato pubblicato insieme alla risposta delle autorità svizzere (solo in francese). Leggere la sintesi del rapporto.