Università degli Studi Milano-Bicocca

09/09/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/09/2025 03:26

Un anno di “Decalogo Scuole” dei Patti Digitali: compiti offline e modifiche alle piattaforme scolastiche

A meno di un anno dal lancio del Decalogo Scuoledei Patti Digitali (www.pattidigitali.it/scuole), decine di istituti hanno già avviato cambiamenti tangibili: gite senza smartphone, regolamenti rivisti sui compiti onlinee prime modifiche alle impostazioni dei registri elettronici. Il documento, nato per promuovere un uso più consapevole e condiviso delle tecnologie digitali, sta diventando una base di confronto fra dirigenti, docenti e famiglieper costruire nuove pratiche educative in linea con il benessere degli studenti.

Una ricerca estensivasvolta a Milano mostra che genitori e insegnanti concordano sull'esigenza di una maggiore gradualità nell'accesso libero alla rete durante infanzia e adolescenza, ma non hanno le risorse per superare le pressioni sociali e istituzionali che oggi spingono a precocizzare l'autonomia digitale (in primis rispetto all'accesso a smartphone e social media). Più che come elenco di prescrizioni, Il Decalogo si pone come una lista di desiderata - richiesta a gran voce da tanti gruppi di genitori e Patti digitali - per la scuola del futuro, per creare insieme nuove pratiche più in linea con le esigenze della comunità educante e il benessere degli studenti.

I "Patti Digitali" sono accordi locali tra genitori sulla gestione condivisa dei tempi e modalità dell'educazione digitale(età dello smartphone condivisa, rispetto dei limiti di età delle applicazioni e pratiche digitali consapevoli in famiglia). Il progetto nasce dalla collaborazione tra Università di Milano-Bicoccae le associazioni MEC (Media Educazione Comunità), Aiart Milano e Sloworking. I gruppi di genitori - ormai più di 180 in tutta Italia- si sono resi subito conto che una scelta di gradualità da parte delle famiglie non è sostenibile se non è supportata anche dalla scuola. Questa è la necessità che ha spinto la rete a redigere il "Decalogo scuole". Il documento propone alcuni punti su cui cercare spazi di collaborazione tra scuola e famiglie: sulla gradualità di accesso, sui compiti a casa online (sempre più spesso svolti con servizi di intelligenza artificiale generativa), sull'uso consapevole del registro elettronico, sull'uso delle piattaforme didattiche, sulle proposte in tema di sicurezza e protezione online da inserire nel Patto di Corresponsabilità.

La Dirigente Scolastica Elena Pierucci, dell'I.C. Pelago (FI) spiega:
"Il decalogo ci ha offerto una base chiara e condivisa da cui partire. Abbiamo rivisto insieme il regolamento d'uso del registro elettronico e attivato laboratori di cittadinanza digitale per le classi prime. L'altra importante novità è che il decalogo sarà inserito nel Patto di Corresponsabilità scuola-famiglia."

"All'IC Rossi di Roma - dice la Dirigente Stella Fiorillo - i docenti, sia di scuola primaria che secondaria di I grado, evitano di assegnare compiti da svolgere online, considerato anche che la maggior parte degli alunni in orario extrascolastico rimane sola in casa e l'approccio ai contenuti in rete non può essere filtrato da un adulto. Puntiamo invece sull'uso a scuola, attraverso la guida dei docenti ad un uso consapevole e corretto della Rete. Siamo impegnati a sensibilizzare le famiglie su questo aspetto attraverso il Regolamento di istituto, i Patti di corresponsabilità, le riunioni degli organi collegiali, il coinvolgimento del Territorio e dell'intera comunità educante nel dibattito aperto e costruttivo legato ai Patti Digitali."

L'IC Antonino Caponnetto di Bagno a Ripoli (FI) da anni collabora col gruppo di genitori del Patto digitale locale e sta lavorando a un PTOF che rispecchi i cardini del Decalogo, già approvato dal Consiglio di Istituto nella sua prima seduta dell'a.s.25-26. Tra le buone pratiche scolastiche - anche alla secondaria di primo grado - spicca la promozione di un progetto che consente di avere un diario personalizzato dell'istituto, offerto alle famiglie ad un prezzo calmierato. "Il diario cartaceo - dice la dirigente Maria Luisa Rainaldi - infatti, è strumento pedagogico che sollecita l'autonomia degli alunni e la relazione diretta con i loro insegnanti, nonché divulga principi del benessere digitale, grazie ad alcune pagine dedicate al tema".

All'Istituto Gino Strada di Torino, i Patti Digitali sono attivi da un anno e mezzo grazie ad un gruppo di genitori. L'istituto supporta l'iniziativa sviluppando pratiche che riflettono le indicazioni del Decalogo. Un esempio sono le gite "smartphone free"e l'uso del diario cartaceo come strumento di autonomia per gli allievi, soprattutto in secondaria di primo grado. È stato, inoltre, costituito un gruppo di lavoro con l'obiettivo di definire una e-policy coerente. "Grazie a un dialogo con i fornitori del software del registro elettronico, a partire dal prossimo anno, ad esempio, sarà possibile caricare i voti posticipando la data di visualizzazione per le famiglie - dettaglia il Dirigente Oscar Eugenio Maroni - una richiesta educativamente sensata di cui si discute da tempo e a cui abbiamo voluto rispondere".

Molti dei progetti realizzati partono dalla discussione dei principi del Decalogo con docenti, famiglie e studenti, per arrivare a scelte concrete su orari, regole d'uso e accompagnamento educativo nell'impiego degli strumenti digitali.

Alla luce di queste esperienze ed evidenze di ricerca, invitiamo dirigenti, animatori digitali e docenti della scuola del primo ciclo, in questo inizio di anno scolastico, ad aprire un dialogo su questi temi, interno al corpo docente e con i genitori. In particolare, le scuole che fossero interessate possono:

  • portare alla discussione degli organi di Istituto (es. Collegio Docenti, Consiglio di Istituto) i punti del Decalogo, in toto o in parte;
  • trasmettere le conclusioni della discussione (o già la delibera di approvazione) alla mail [email protected]per costruire un elenco di adesioni e una rete di scuole che vogliono dialogare su questi temi.

Le scuole sono anche invitate a supportare le famiglie nella creazione di Patti Digitali dei genitori, complementari alle posizioni assunte dalla scuola con l'eventuale adesione al Decalogo (si veda https://pattidigitali.it/fai-un-patto/).

Un simile modello di dialogo scuola-famiglie sarà sempre più importante nel prossimo futuro, nel quale le diverse applicazioni dell'intelligenza artificiale generativa porranno nuove sfide alle pratiche di educazione digitale.

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