Consiglio Regionale della Basilicata

10/06/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/06/2025 03:17

Crisi idrica, M5s: Giunta Bardi interviene fuori tempo massimo

Alessia Araneo e Viviana Verri
Araneo e Verri: La gestione dell'acqua deve tornare pienamente pubblica e fondata su una pianificazione adattiva, capace di connettere tutela ambientale, uso agricolo, fabbisogno civile ed energia

"Da mesi chiediamo che la Giunta regionale affronti con serietà la crisi idrica che sta colpendo la Basilicata. Abbiamo chiesto, fin dalla primavera, l'estensione dello stato di emergenza e la nomina di un commissario ad acta per coordinare misure straordinarie, prevenire la paralisi del comparto agricolo e garantire le forniture potabili. Quelle richieste sono rimaste lettera morta. Oggi la decisione del presidente Bardi di chiedere l'estensione dello stato di emergenza arriva fuori tempo massimo, quando la situazione è ormai compromessa e il territorio paga le conseguenze di mesi di inerzia politica e amministrativa". Lo dichiarano le consigliere regionali del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri.
"Non è più accettabile - proseguono le esponenti del M5s - affrontare questioni strutturali come l'acqua in chiave emergenziale. Gli ultimi dati dell'ANBI parlano chiaro: la diga di Monte Cotugno è al 18%, il Pertusillo al 26%, e il livello di severità idrica per la Basilicata è classificato come 'alto' sia per il comparto irriguo che per quello potabile. Eppure, mentre la realtà restituisce un quadro di estrema gravità, la Giunta si autocelebra per aver 'garantito la continuità produttiva' e per aver 'programmato' interventi. È una narrazione che stride con i fatti. Le comunità rurali sono allo stremo, i costi agricoli alle stelle, e interi territori rischiano di rimanere senz'acqua nelle prossime settimane. Abbiamo più volte denunciato le cause strutturali di questa crisi: reti di adduzione obsolete e con dispersioni superiori al 50%; assenza di manutenzione programmata sugli invasi e sulle opere di derivazione; una governance frammentata e inefficiente, che si divide competenze senza assumere responsabilità; un Accordo di Programma con la Puglia del 2016 che continua a svantaggiare la Basilicata, privandola di una parte rilevante delle proprie risorse idriche senza compensazioni adeguate".
"Come Movimento 5 Stelle, ribadiamo - evidenziano Araneo e Verri - che la gestione dell'acqua deve tornare pienamente pubblica e fondata su una pianificazione adattiva, capace di connettere tutela ambientale, uso agricolo, fabbisogno civile ed energia. Occorre un Piano regionale di tutela delle acque, la revisione dei rapporti interregionali e un programma pluriennale di manutenzione degli invasi, finanziato in modo stabile e trasparente. L'acqua non è solo una risorsa naturale, ma un patrimonio, un bene comune che misura la capacità di un governo di prevenire e pianificare".
"Non accetteremo che si continui a raccontare questa crisi come un imprevisto climatico: è il risultato diretto di una gestione miope, che rincorre i problemi invece di affrontarli. La Basilicata - concludono - non può essere il laboratorio delle emergenze croniche. Ha diritto a una politica che governa i processi, che ascolta i territori e che riconosce nell'acqua un diritto universale e non una variabile economica".

GP
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