07/09/2025 | Press release | Distributed by Public on 07/09/2025 15:11
Mercoledì, il PE ha adottato una serie di proposte per migliorare la gestione dell'afflusso nell'UE di merci a basso costo e di qualità inferiore provenienti da negozi online extra-UE.
Nella risoluzione non vincolante, approvata con 619 voti a favore, 26 contrari e 46 astensioni, si propongono delle misure per alleviare la pressione sulle autorità doganali e di vigilanza sul mercato, che hanno difficoltà a controllare e garantire la sicurezza dei 12 milioni di pacchi di piccole dimensioni acquistati online che ogni giorno entrano nell'UE.
Magazzini e rimozione delle esenzioni doganali
I deputati propongono di ricorrere al cosiddetto "immagazzinamento" per semplificare i controlli e garantire la sicurezza dei pacchi, cioè convincere i venditori extra-UE a creare dei magazzini all'interno dell'UE da cui effettuare le consegne ai clienti. In tal modo, il controllo delle spedizioni avverrebbe in blocco e sarebbe molto più semplice rispetto al controllo dei singoli pacchi alle dogane.
I deputati sostengono anche la rimozione dell'attuale esenzione dai dazi doganali per le merci di valore inferiore a 150€ poiché, a causa di tale esenzione, il 65% dei pacchi in ingresso nell'UE è volutamente sottostimato. Tale punto sarà difeso nei negoziati interistituzionali sulla riforma del Codice Doganale.
Tariffa di gestione per i pacchi di piccole dimensioni
Nella risoluzione, si sostiene in principio la proposta della Commissione di introdurre una tariffa di gestione di 2 € per ogni pacco proveniente da fuori UE, indicata nella comunicazione sull'e-commerce. Tuttavia, i deputati chiedono alla Commissione di verificare che tale importo sia proporzionato, conforme alle regole dell'OMC e non venga scaricato sui consumatori europei.
Digitalizzazione e migliore applicazione delle norme
I deputati propongono inoltre l'uso di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale e la blockchain per contribuire a ridurre il sovraccarico doganale e rendere più efficienti i controlli e invitano gli Stati membri a destinare maggiori risorse a tal fine.
I deputati chiedono inoltre agli Stati membri di impedire ai venditori ad alto rischio di operare nelle infrastrutture critiche e nei sistemi di sicurezza alle frontiere, ad esempio per l'approvvigionamento di attrezzature di ispezione e scansione dei carichi negli aeroporti e nei porti.
Prossime tappe
Alcune delle proposte approvate oggi saranno discusse durante i negoziati tra Parlamento e Consiglio sulla riforma del Codice Doganale dell'Unione, iniziati l'8 luglio 2025.
Dichiarazione
Il relatore Salvatore De Meo (PPE, Italia), dopo il voto ha dichiarato: "Dietro ogni acquisto online si nascondono potenziali rischi per la salute, la sicurezza e i diritti dei consumatori - e troppo spesso questi rischi provengono da operatori extra-UE che aggirano le regole. Le nostre imprese non possono essere costrette a competere in condizioni così sleali. Ecco perché stiamo rafforzando i controlli doganali, chiedendo la piena tracciabilità dei venditori e contrastando le pratiche manipolative. Stiamo inviando un messaggio chiaro: vogliamo un mercato digitale più equo, sicuro e trasparente."
Contesto
Le vendite online offrono ai consumatori un livello di comodità senza precedenti, ma comportano anche sfide significative: molti dei prodotti che arrivano nell'UE non rispettano le norme di sicurezza europee, le imprese dell'UE subiscono la concorrenza sleale e i consumatori sono esposti a pratiche manipolative. I contribuenti europei devono sostenere il costo crescente della gestione dei rifiuti non riciclabili.