Le opere di Joseph Beuys, (1921-1986), sono difficilmente comprensibili se non le inquadriamo all'interno della sua particolare visione del mondo. Beuys ha creato un racconto mitico sulla sua rinascita umana. L'artista ha raccontato che, durante la Seconda guerra mondiale, l'aereo che guidava cadde in una zona desertica della Crimea. Qui venne raggiunto e salvato da una tribù di nomadi tartari, che eseguirono riti sciamanici e lo avvolsero in una coltre fatta di grasso e feltro. Questi due elementi tornano spesso nelle sue opere, come in Sedia con grasso, del '64, e Abito di feltro, del 1970. Ne parla lo storico dell'arte Rodolfo Papa a "Iconologie quotidiane" in onda sabato 10 maggio in terza serata e in replica alle 08.50 e alle 20.00 in prima visione su Rai Storia.
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