12/18/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/18/2025 08:47
Titus Corlăţean (Romania, SOC), relatore dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sulla responsabilità dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina, ha accolto con favore l'importante passo avanti compiuto ieri verso la creazione di una Commissione internazionale per i reclami per l'Ucraina sotto l'egida del Consiglio d'Europa e si è impegnato a fare in modo che l'Assemblea parlamentare faccia "tutto il possibile" per sostenere la commissione, nonché l'istituzione di un futuro fondo di risarcimento.
In rappresentanza dell'Assemblea parlamentare, Corlăţean è intervenuto in occasione di una conferenza diplomatica organizzata all'Aia per l'adozione e l'apertura alla firma di una convenzione che istituisce la commissione, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti ucraino e moldovo.
"La Commissione per i reclami garantirà la responsabilità e il risarcimento per l'Ucraina, nel rispetto dei principi della responsabilità dello Stato e dell'ordinamento giuridico internazionale", ha dichiarato rivolgendosi ai diplomatici. "Qualsiasi futuro accordo di pace dovrà includere il risarcimento delle vittime dell'aggressione".
Corlăţean ha ricordato che l'Assemblea ha svolto un ruolo fondamentale nella risposta giuridica e politica dell'Organizzazione all'aggressione della Russia, raccomandando l'espulsione della Russia dal Consiglio d'Europa ed essendo tra i primi a chiedere l'istituzione di un sistema di risarcimento in tre fasi: un registro dei danni, una commissione per i reclami e un fondo di risarcimento. "La seconda di queste fasi sta diventando realtà", ha sottolineato.
La Commissione internazionale per i reclami esaminerà e valuterà le richieste presentate al Registro dei danni per l'Ucraina, deciderà in merito a tali richieste e determinerà caso per caso l'importo di eventuali risarcimenti.
La convenzione che istituisce la commissione entrerà in vigore dopo la ratifica da parte di 25 firmatari, a condizione che siano garantiti fondi sufficienti per sostenere l'avvio dei lavori della commissione. Trentaquattro Stati membri e l'UE hanno firmato la convenzione nel corso della conferenza diplomatica tenutasi ieri.