07/28/2025 | News release | Distributed by Public on 07/28/2025 03:18
Riunisce istituzioni, territorio, Forze dell'ordine, diocesi e scuola il patto educativo provinciale siglato venerdì scorso nella prefettura di Ancona e finalizzato a prevenire le diverse forme di disagio che oggi colpisce i giovani con il rischio di sfociare anche nell'illegalità e nel crimine.
L'obiettivo, ha spiegato il prefetto Maurizio Valiante, è costruire una rete che affianchi le comunità educanti nel supportare i ragazzi nel loro processo di formazione e di integrazione sociale. Partendo da buone pratiche già avviate sul territorio l'intesa punta su iniziative che valorizzino la cultura dell'ascolto e sostengano comportamenti improntati a legalità e senso civico che superino eventuali condizioni di marginalità o vulnerabilità, perché possano diventare cittadini consapevoli e socialmente responsabili.
Insieme con la prefettura sono partner dell'accordo - aperto ad ulteriori adesioni - il comune e la provincia di Ancona, la regione Marche, Anci-Marche, l'arcidiocesi di Ancona-Osimo, le diocesi di Jesi, Fabriano-Matelica e Senigallia, la questura e i comandi provinciali delle Forze dell'ordine, l'ufficio scolastico regionale e il Politecnico delle Marche, il tribunale e la procura di Ancona, la procura presso il tribunale per i minorenni, l'azienda sanitaria territoriale.
Soddisfazione da parte del prefetto Valiante, che ha sottolineato come l'esistenza di «situazioni di disagio giovanile con atteggiamenti intemperanti, fascinazione della violenza e adolescenti che vivono una dimensione emotiva avente un rapporto alterato con la realtà» imponga «una incisiva azione di prevenzione delle Forze di Polizia ma anche una presa in carico e una responsabilizzazione di tutti per favorire una svolta etico-culturale».
Sulla stessa linea il sindaco del capoluogo Daniele Silvetti, che ha definito la collaborazione tra prefettura, comune e gli altri enti coinvolti «un segnale concreto della volontà condivisa di affrontare in modo coordinato e partecipato il tema del disagio giovanile, promuovendo percorsi educativi che mettano al centro la persona, i suoi diritti e il suo futuro».