07/15/2025 | Press release | Distributed by Public on 07/15/2025 03:19
"L'incontro di ieri con i Ministri e le istituzioni locali è stato un'occasione importante per ribadire le nostre rivendicazioni, in vista dell'accordo di programma interistituzionale che sarà discusso nella giornata di oggi.
Il piano di decarbonizzazione che ci è stato presentato prevede la produzione di 8 milioni di tonnellate di acciaio all'anno e la costruzione di tre forni elettrici presso il sito di Taranto, per una capacità produttiva complessiva di 6 milioni di tonnellate annue, e un forno elettrico presso lo stabilimento di Genova, con una capacità di circa 2 milioni di tonnellate annue. È prevista inoltre la realizzazione fino a quattro impianti di DRI per il preridotto.
Dal nostro punto di vista non ci potrà essere nessun percorso di transizione, senza la continuità produttiva e occupazionale. Tutte le parti coinvolte devono assumersi le loro responsabilità. Servono le risorse necessarie per poter rilanciare gli impianti e avviare il processo di decarbonizzazione. Senza le manutenzioni ordinarie e straordinarie non è possibile garantire la salute e la sicurezza. La transizione si fa con le lavoratrici e i lavoratori. Occorre mettere il lavoro al centro della ripartenza dell'ex Ilva.
La soluzione per noi è negoziare un piano di transizione di un'azienda a capitale pubblico che gestisca la transizione verso la decarbonizzazione, con le lavoratrici e i lavoratori. E' arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, non c'è tempo di aspettare un altro bando per fare la decarbonizzazione. Per arrivare alla svolta della vicenda dell'ex Ilva sono necessari interventi straordinari per garantire il lavoro, l'ambiente e la salute. Occorre fare in fretta ma anche pensare al futuro!".
Lo dichiara Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 15 luglio 2025