12/05/2025 | News release | Distributed by Public on 12/05/2025 07:39
Di Filippo Barbieri, responsabile progetto salute Legacoop
In un contesto di forte pressione sul Servizio sanitario nazionale e di crescenti disuguaglianze nell'accesso alle cure con milioni di persone che non riescono più a curarsi, puntiamo a rafforzare la sanità territoriale, valorizzando il modello cooperativo come leva per sostenibilità, equità e innovazione.
La scelta di cambiare il nome da Sanicoop a Legacoop Sanità , completa il rebranding avviato da Legacoop nazionale che ha coinvolto tutte le sue articolazioni e, allo stesso tempo, rende più chiaro il ruolo che svolge l'associazione, ne rafforza la rappresentatività e valorizza i professionisti che ne fanno parte. È una scelta che riconosce la crescente rilevanza della sanità territoriale nella cooperazione e l'interesse strategico a sostenerne lo sviluppo.
La sanità territoriale è chiamata a diventare il primo presidio di equità e prossimità . Il suo rafforzamento non è solo una risposta organizzativa, ma una condizione per garantire il diritto fondamentale alla salute, intercettando i bisogni prima che diventino emergenze ospedaliere e contribuendo a ridurre costi, disuguaglianze e cronicità. La crisi non è solo finanziaria, ma di modello e senza un presidio territoriale forte il sistema rischia di spostare il baricentro verso soluzioni inique con effetti sulla coesione sociale. La cooperazione, grazie alla mutualità e all'organizzazione condivisa, rappresenta un modello capace di sostenere i professionisti, ridurre frammentazione, burocrazia e migliorare l'efficienza dell'assistenza.
Un'associazione in crescita che oggi rappresenta circa 5mila medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e altri professionisti, 5 milioni di assistiti e 50 cooperative attive.
Siamo quindi in una fase in cui esistono opportunità per consolidare e ampliare la presenza cooperativa nella medicina generale e pediatrica a supporto del SSN, evitando che questi spazi vengano occupati da soggetti privati profit e tutelando il carattere mutualistico e non speculativo dei servizi sanitari.
Difendere il carattere mutualistico e non speculativo di questi servizi è una responsabilità collettiva. Il rischio è che, senza un'azione coordinata, la sanità diventi un mercato e non un diritto fondamentale.
Costruiamo insieme una sanità territoriale forte, cooperativa e inclusiva. È il momento di agire, di unire competenze e valori per garantire il diritto fondamentale alla salute e rafforzare il Servizio sanitario nazionale.