Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

11/12/2025 | Press release | Distributed by Public on 11/12/2025 11:36

L’Assemblea legislativa: “Contrastare la disinformazione nel conflitto russo-ucraino”

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La Regione Emilia-Romagna esprima solidarietà all'Ucraina e contrasti la disinformazione nel conflitto russo-ucraino.

L'Assemblea legislativa ha approvato, con votazione per parti separate, una risoluzione presentata da Civici, Pd, M5s e Avs a prima firma Vincenzo Paldino (Civici) ed emendata da Fratelli d'Italia e Forza Italia.

"Bisogna farsi portavoce, presso tutte le Istituzioni competenti, nazionali e internazionali, delle istanze per una pace giusta e duratura che garantisca, al popolo ucraino, l'integrità territoriale e la futura stabilità fondata sul rispetto della sovranità e del diritto internazionale", si legge nel testo della risoluzione che invita "a vigilare, per quanto di competenza, sull'applicazione del Regolamento europeo su tutto il territorio regionale, nel rispetto della libertà di opinione e del confronto democratico sulla correttezza dell'informazione, contrastando la disinformazione e la propaganda russa con trasparenza e senza forme di censura preventiva".

Fra gli altri obiettivi della risoluzione ci sono quello per "adottare tutte le iniziative utili attraverso percorsi democratici per garantire una chiara e obiettiva informazione sull'evoluzione del conflitto russo-ucraino, contrastando la guerra ibrida di disinformazione condotta dalla Federazione Russa attraverso attacchi informatici, social-network e manipolazione dell'informazione, sabotaggi, interruzioni di approvvigionamenti, finanziamenti illeciti e altre azioni segrete o coercitive" nonché la richiesta di "promuovere l'instaurazione di rapporti fra gli enti locali del territorio emiliano-romagnolo e gli omologhi enti ucraini, sostenendo gli iter avviati negli anni e non ancora in corso anche per valutare l'opportunità di istituire un sistema di coordinamento per nuovi aiuti fra tutti i soggetti coinvolti ispirato al modello 'Progetto F4U - FOOD FOR UKRAINE', al fine di analizzare bisogni, priorità e investimenti necessari in questa nuova fase del conflitto". I firmatari chiedono inoltre che la Regione supporti, "per quanto di competenza, le Istituzioni nazionali e dell'Unione Europea nell'intraprendere tutte le iniziative necessarie per rafforzare le capacità di resilienza del Paese invaso favorendo negoziati di pace immediati, il cessate il fuoco e la tutela della popolazione civile".

La discussione in Assemblea legislativa

Il dibattito si è aperto con Priamo Bocchi (FdI) che ha sottolineato come ci sia "un problema dell'applicazione del divieto di propagandare che è assolutamente disatteso. In Italia molti eventi pubblici lo hanno violato: sono stati fatti 139 eventi filorusso e la regione con più eventi è l'Emilia-Romagna con ben 27 eventi. Le sigle promotrici di questi eventi hanno dei nomi che vado a leggere: Resistenza popolare, Azione comunista, Partito comunista italiano, Movimento rinascita comunista, Partito dei comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. Le amministrazioni comunali che hanno consentito la realizzazione di queste eventi sono guidate dal Centrosinistra, bastava telefonare ai vostri sindaci e dire che questi eventi sono illeciti".

Parole alle quali replica Francesco Critelli (Pd) per il quale "mi pare che la posizione espressa dal consigliere di FdI sia in contrapposizione rispetto allo stesso governo. Mi aspetto delle parole di correzione da parte del gruppo di FdI, nei prossimi interventi. Le sigle citate in aula non hanno nulla a che fare con il centrosinistra, sono quanto di più distante da noi".

Nel dibattito è intervenuta anche Valentina Castaldini (FI) che, nel ricordare l'impegno della comunità emiliano-romagnola a sostegno del popolo ucraino fin dallo scoppio della guerra, ha elogiato l'attività del terzo settore, in particolare di realtà come la Caritas Italia".

"Io condivido la stragrande maggioranza delle cose che sono scritte nella risoluzione, ma - ha detto Alessandro Aragona (FdI) - non condivido una parte: inserire un accenno all'incontro tra Trump e Putin per dire che da quell'incontro è venuto fuori che il presidente russo per gli americani non rappresenta una minaccia alla stabilità internazionale e alla democrazia: questa frase è un falso storico. Questa è una caduta di stile che rischia di minare la neutralità di una risoluzione che in larga parte può andare bene al mio gruppo consiliare".

Lorenzo Casadei (M5s) ritiene che "con questa risoluzione siamo a difendere il diritto alla pace e la verità dei fatti. Chiediamo che si torni a esercitare un ruolo autonomo di mediazione e di costruire garanzie sulla sicurezza, pensiamo che la strada del Rearm Europe sia una strada sbagliata. Quando i Paesi si armano lo fanno non per stringersi le mani, ma per minacciarsi nel caso in cui l'uno o l'altro faccia un primo passo. È un conflitto che sta andando avanti da troppo tempo, con questa risoluzione daremo un segnale che vogliamo raggiungere il risultato di pace".

"Il conflitto non è distante da noi e nemmeno dalle cose di cui quest'aula si deve occupare", ha sottolineato Paolo Calvano (Pd) per il quale "nelle settimane successive all'avvio del conflitto la comunità emiliano-romagnola si è organizzata affinché gli ucraini potessero avere il maggior sostegno possibile chiedendo a noi riparo. Credo che ci troviamo di fronte all'aggressione di uno Stato nei confronti di un altro Stato e credo che in quest'aula siamo tutti d'accordo. L'atteggiamento della maggior parte delle forze politiche è stato coerente, compresa quello della presidente Meloni. È importante che non ci siano titubanze, l'atteggiamento di Trump invece crea confusione. Nel conflitto vengono utilizzate comunicazioni che disorientalo l'opinione pubblica e dobbiamo dotarci di anticorpi che impediscano il passaggio di quelle informazioni".

Per Ferdinando Pulitanò (FdI) si tratta di un tema che interessa tutti. "Una vile aggressione nel silenzio, nell'ambiguità di una parte del mondo, l'Europa deve assumersi la responsabilità di un messaggio chiaro, la Repubblica deve stringersi attorno al Presidente della Repubblica quando viene attaccato e anche tutta la classe politica dovrebbe stringersi attorno al proprio Presidente del Consiglio, quando diviene destinataria di una polemica da parte del quotidiano russo. E restituisco al mittente le accuse di poca chiarezza e ambiguità. Fdi non ha mai cambiato il posizionamento sul tema. E a proposito di ambiguità, l'ex presidente del Consiglio Conte è andato ospite di una trasmissione russa dicendo chiaramente che Putin non può essere considerato aprioristicamente una minaccia. Noi non dobbiamo veicolare la disinformazione".

Vincenzo Paldino (Civici) ricorda che "L'ambiguità non viene da questa parte, qui c'è da dire che c'è un invasore di un popolo democratico e condannarlo" e Simona Larghetti (Avs) l'importanza dell'impegno della Regione verso "una pace giusta e duratura e che continui ad impegnarsi sull'accoglienza. Inoltre, credo sia inaccettabile ogni forma di ambiguità".

La risoluzione è a prima firma Vincenzo Paldino (Civici) e sottoscritta dai consiglieri e consigliere, Paolo Calvano (Pd), Lorenzo Casadei (M5s), Simona Larghetti (Avs), Fabrizio Castellari (Pd), Andrea Massari (Pd), Simona Lembi (Pd), Eleonora Proni (Pd), Niccolò Bosi (Pd), Maria Costi (Pd), Daniele Valbonesi (Pd), Luca Sabattini (Pd), Alice Parma (Pd), Elena Carletti (Pd), Luca Giovanni Quintavalla (Pd), Anna Fornili (Pd), Matteo Daffadà (Pd), Ludovico Albasi (Pd).

(Giorgia Tisselli)

Tag:Vincenzo Paldino, Priamo Bocchi, Francesco Critelli, Valentina Castaldini, Alessandro Aragona, Lorenzo Casadei, Paolo Calvano, Ferdinando Pulitanò, Simona Larghetti, Civici con de Pascale Presidente, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lavori in aula,
Assemblea
12 Novembre 2025

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