12/18/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/18/2025 07:05
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(Arv) Venezia, 18 dicembre 2025 "In Veneto continuiamo a parlare di giovani, ma il problema vero è cosa facciamo concretamente per loro". Il Consigliere regionale Elena Ostanel è intervenuta così oggi nel corso dei lavori dell'assemblea legislativa regionale, criticando "La distanza tra gli annunci del Presidente Stefani e le reali condizioni di vita delle nuove generazioni. I dati sono allarmanti: negli ultimi dieci anni il Veneto ha perso oltre 100mila giovani tra i 18 e i 34 anni. Se ne vanno non solo all'estero, ma anche in regioni come Emilia-Romagna e Lombardia, che hanno fatto scelte diverse. Una Regione che invecchia e non trattiene i suoi talenti è destinata al declino. Tra i motivi di questa fuga: la crisi abitativa e un diritto allo studio sempre più fragile. Oggi circa 7.500 alloggi ATER sono sfitti, mentre circa 9.000 famiglie attendono una casa pubblica. Il Piano Casa è fermo da anni, senza risorse. E la Giunta parla di sostenere i giovani?". "Sul fronte universitario - aggiunge Ostanel - sono oltre 4.000 gli studenti idonei che per l'anno accademico in corso che non hanno ancora ricevuto la borsa di studio spettante. Ci raccontano che mancano i fondi, ma molti più soldi vengono dirottati per coprire i costi della Pedemontana. Una scelta che dice chiaramente quali siano le priorità di chi governa il Veneto. Il problema è l'assenza di una strategia regionale strutturata: non esiste una legge sulle politiche giovanili con una governance chiara. Le deleghe sono frammentate e questo rende impossibile incidere davvero. Per questo, serve un Testo Unico con risorse dedicate e azioni su lavoro, casa, partecipazione e benessere". "Ampio spazio - continua Ostanel - è stato dedicato anche alla tutela del territorio. Ho chiesto una moratoria sull'apertura 'facile', con una semplice comunicazione (SCIA), di nuove medie strutture commerciali, richiamando il progetto di legge presentato dal Presidente, approvato in Commissione Commercio ma poi bloccato in Commissione urbanistica per veti incrociati in maggioranza: siamo al secondo posto in Italia per consumo di suolo e abbiamo 10mila capannoni vuoti. Non possiamo continuare a sacrificare il territorio mentre il piccolo commercio chiude. "Infine - conclude Ostanel - chiedo con forza una legge sulla logistica: i poli logistici stanno trasformando il nostro paesaggio e le nostre comunità. Fondi stranieri acquistano intere aree senza restituire nulla in servizi o risorse. Sono strumenti che darebbero finalmente più potere ai Sindaci, di qualsiasi colore politico, per governare le trasformazioni urbanistiche e commerciali nei propri comuni. Non è accettabile che siano lasciati senza strumenti mentre il territorio viene consumato e svenduto a interessi esterni. Ricordo anche il progetto di legge sul fine vita, sostenuto da 9.000 cittadini firmatari, una battaglia di civiltà che quest'Aula ha il dovere di riprendere in mano". |