07/09/2025 | News release | Distributed by Public on 07/09/2025 06:17
il 3 luglio segna la conclusione della Campagna d'Istruzione 2025 per i 57 Allievi del 2° Corso "Uranos" della Scuola Navale Militare "Francesco Morosini", imbarcati a bordo del Cacciatorpediniere lanciamissili "Francesco Mimbelli".
Un'esperienza intensa e indimenticabile, che li ha visti protagonisti in prima persona di un percorso di crescita umana e professionale, scandito da tappe significative nel cuore del Mediterraneo.
Abbiamo raccolto le parole dell'Allievo Crescenzo FATTORE, originario di Sparanise nella provincia di Caserta, che ci ha voluto raccontare attraverso le sue parole emozioni e riflessioni comuni a tutto il Corso Uranos su questa esperienza destinata a lasciare un segno indelebile.
Crescenzo, come descriveresti questa Campagna a chi non l'ha vissuta?
«Il 2° Corso Uranos ha intrapreso agli inizi di giugno la sua seconda campagna addestrativa, questa volta però su una c.d. "Nave Grigia" impegnata in attività operativa. È stata un'esperienza molto intensa, che ci ha dato un'impronta chiara di cosa significhi essere imbarcati a bordo di una nave della Marina Militare. Mentre la Campagna dello scorso anno a bordo di Nave Palinuro ci ha mostrato come essere marinai, questa ci ha aiutato a tracciare una vera e propria rotta per il futuro: ci ha aiutato a capire che cittadino italiano vogliamo diventare.»
Cosa ti ha colpito di più della vita a bordo di Nave Mimbelli?
«L'imbarco a bordo di Nave Mimbelli, grazie alla passione e alla dedizione dell'equipaggio e del Comandante, ci ha permesso di assorbire nozioni sul mare e sulla Marina Militare a 360 gradi: non solo aspetti tecnici e operativi, ma anche geopolitici e culturali.
Stare fianco a fianco con un equipaggio di professionisti ci ha permesso di relazionarci in modo nuovo gli uomini e le donne della Marina Militare, di migliorare le relazioni interpersonali all'interno del Corso, di metterci alla prova e di scoprire lati di noi stessi che forse ancora non conoscevamo. È un ambiente "scuola-lavoro" unico, dove ogni giorno ti porta una sfida e un'occasione di crescita.»
Cosa ti porti a casa di questa navigazione?
«L'obiettivo era interiorizzare più possibile le esperienze vissute, imponendoci di raggiungere sempre una nuova meta personale. Oltre alle conoscenze professionali apprese in navigazione, Chi più chi meno, tra noi ha visitato una parte di mondo che non conosceva durante le franchigie. Ognuna delle tappe ha lasciato un segno: dalla Turchia alla Grecia, da Cipro a Malta, abbiamo visto che pur cambiando tratti culturali quali la religione, il cibo, il modo di guidare, siamo tutti legati dall'amore ed il rispetto del Mare Nostrum.
.Ma la cosa più bella è che l'abbiamo fatto tutti insieme, condividendo momenti unici che non dimenticheremo mai più, e che solo una piccola percentuale di italiani ha la possibilità di vivere a questa età.»
Ci racconti un momento che porterai sempre con te?
«Ce ne sono tanti. Penso all'arrivo a La Valletta, ed all'affetto che abbiamo riscontrato nella popolazione civile, alla visita a bordo della nave da crociera Seven Seas Splendor ed al confronto con il suo Comandante, nostro connazionale; quest'ultima esperienza ad esempio mi ha fatto capire come sia grande la tradizione marinara Italiana, sia civile che militare.
Penso anche alla foto di Corso a prora con il nostro vessillo ed il Comandante di Nave Mimbelli: un gesto semplice, ma carico di significato.
E poi tutto il tempo trascorso in mare, quando abbiamo imparato a contare l'uno sull'altro: è lì che capisci davvero cosa significa spirito di corpo.»
Cosa vuoi dire oggi, arrivato alla fine di questo viaggio?
«Un grazie di cuore ai miei compagni del Corso Uranos per avermi accompagnato in questo Battesimo del Mare e un grazie immenso alla Scuola Navale Militare Francesco Morosini e alla Marina Militare per aver reso possibile tutto questo.
Ma il viaggio non è ancora finito, ora ci aspetta una nuova avventura: il Modulo di ambientamento terrestre presso la Brigata Marina San Marco; non so cosa mi aspetterà, magari ne parleremo nella prossima intervista.
Poi ci godremo un po' di meritato riposo prima di tornare a Scuola carico delle esperienze e degli insegnamenti che questa Campagna d'Istruzione ci ha lasciato.
Buon vento a tutti noi!»