07/29/2025 | Press release | Distributed by Public on 07/29/2025 04:33
Bologna - Allagamenti, interruzioni stradali, danni a edifici pubblici e privati, frane: la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale per i territori colpiti dall'ondata di maltempo del 16 e del 17 giugno 2025, che ha interessato in particolare le aree collinari e pedecollinari delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Forlì-Cesena.
Il decreto, firmato oggi dal presidente Michele de Pascale, ha validità di 180 giorni a partire dal 16 giugno scorso. Con la dichiarazione dello stato di crisi, la Regione potrà intervenire con urgenza per rispondere all'emergenza: dai fondi straordinari per il ripristino delle infrastrutture e per la messa in sicurezza del territorio, alla possibilità di attivare rapidamente interventi anche in deroga alle procedure ordinarie.
"Lo stato di crisi regionale- sottolinea la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini- ci consente di attivare risorse e procedure straordinarie per affrontare con efficacia le conseguenze del maltempo e sostenere i territori colpiti. È uno strumento concreto che ci permette di intervenire rapidamente a fianco dei Comuni e delle comunità, per avviare i cantieri necessari, ripristinare infrastrutture danneggiate e garantire assistenza alla popolazione. In queste settimane i nostri tecnici, insieme alla Protezione civile e alle amministrazioni locali, hanno lavorato per garantire gli interventi urgenti, ma adesso è necessario accelerare: messa in sicurezza, stima dei danni, prime opere di ripristino. Servono risposte rapide e coordinate".
"E poi dobbiamo guardare avanti- prosegue Rontini- perché fenomeni di questo tipo non sono più eccezionali e di fronte a eventi meteo sempre più estremi è nostro dovere rispondere con prontezza, ma anche con visione. Il nostro impegno non si ferma alla gestione dell'emergenza: vogliamo rafforzare la prevenzione, investire nella manutenzione del territorio e nelle opere strutturali. Perché ciò che un tempo era fuori dall'ordinario, oggi sta diventando la norma. L'Emilia-Romagna deve essere sempre più preparata e la Regione farà la sua parte, come ha sempre fatto".
I Comuni interessati
Sono 28 i Comuni interessati dall'ondata di maltempo del 16 e del 17 giugno. Si tratta dei Comuni di Calestano, Neviano negli Arduini, Fornovo di Taro, Traversetolo e Tizzano Val Parma nel parmense; Casalgrande, Scandiano e Castellarano nel reggiano; Castelfranco Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Soliera e Vignola in provincia di Modena. Poi Sasso Marconi, Molinella, Valsamoggia e San Giovanni in Persiceto nel bolognese; Cesena, Sarsina, Mercato Saraceno, Civitella di Romagna, Galeata, Montiano e Roncofreddo nel forlivese.
Il maltempo del 16 e del 17 giugno
L'Emilia-Romagna è stata colpita da un'intensa fase di instabilità atmosferica tra il 16 e il 17 giugno, con temporali localizzati, ma estremamente violenti, che hanno interessato in particolare le aree collinari del Parmense, Reggiano, Modenese, Bolognese e Forlivese. Le precipitazioni, a tratti torrenziali, sono state accompagnate da forti raffiche di vento e numerose fulminazioni, causando condizioni critiche in diverse zone.
I dati meteo, forniti da Arpae, riportano cumulate orarie superiori ai 40 mm, con picchi notevoli su intervalli molto brevi: 29,8 mm in 15 minuti a Carpineta (FC) e 28,8 mm a Vignola (MO). In alcuni settori del Forlivese, nella giornata del 17 giugno, si sono superati i 150 mm in 24 ore.
La violenza e la rapidità dei fenomeni hanno messo in crisi i sistemi di drenaggio urbano, provocando allagamenti, esondazioni di rii e corsi d'acqua minori, smottamenti, interruzioni della viabilità e danni diffusi al patrimonio pubblico e privato, con particolare impatto nelle aree collinari e pedecollinari.
Annalisa Dall'Oca