CISL - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori

09/22/2025 | News release | Distributed by Public on 09/22/2025 09:12

Commercio. Claire’s in stato di crisi: coinvolti più di 300 lavoratori. Filcams, Fisascat e Uiltucs: “Inaccettabile scaricare sui lavoratori il peso di scelte fallimentari”

Pubblicato il 22 Set, 2025
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Claire's, azienda attiva da anni nel settore dei gioielli, della bigiotteria e degli accessori, presente in Italia con circa 30 punti vendita, ha recentemente presentato un'istanza di liquidazione giudiziale, che vede coinvolti più di trecento lavoratrici e lavoratori, per la maggior parte donne, spesso part-time e con una situazione di enorme incertezza che vivono ormai da settimane.
Lavoratrici e lavoratori che sono stati tenuti in ostaggio per mesi dal comportamento irrispettoso dell'azienda, che ha omesso di trasferire informazioni chiare in merito alla situazione drammatica nella quale Claire's versa sotto il profilo economico-finanziario e oggi si trovano senza la sicurezza della retribuzione ma al tempo stesso chiamati a fare straordinari e mantenere piena disponibilità.
La proprietà, nonostante una situazione a dir poco critica, non ha voluto avviare alcuna procedura per richiedere l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, utili a tutelare i lavoratori, e al momento non sembrerebbe voler cambiare rotta.
Durante l'unico incontro svoltosi con le organizzazioni sindacali, la società ha dichiarato di essere alla ricerca di potenziali acquirenti, ma che per gli store presenti in Italia non risultano manifestazioni d'interesse.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno inviato una lettera al Mimit per chiedere l'apertura di un tavolo di crisi urgente.
"Riteniamo che una stretta collaborazione tra il Mimit e le Regioni sarà fondamentale al fine di provare a dare risposte concrete a chi, dall'oggi al domani, si è trovato dinanzi un'azienda in evidente stato di crisi", affermano le tre sigle. "Una situazione complessa rispetto alla quale l'azienda non ha ancora fornito risposte concrete. Confidiamo in un intervento tempestivo da parte del Ministero, data la delicatezza della situazione e il futuro a rischio per più di trecento persone".
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno quindi avviato lo stato di agitazione annunciando che, se non arriveranno risposte concrete a breve, verrà proclamato uno sciopero su tutto il territorio nazionale.

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