09/16/2025 | News release | Distributed by Public on 09/16/2025 08:37
"Noi non possiamo andare avanti come se nulla fosse mentre Gaza brucia. Il mondo intero guarda attonito e sgomento e si chiede cosa fanno i governi, cosa fanno le istituzioni. Per questo chiediamo alla presidente del consiglio di rendere comunicazioni a quest'aula, non le solite informative di qualche ministro, ma comunicazioni ad horas in cui ciascuno di noi è chiamato a votare da che parte della storia vuole che sia l'Italia.
È un dovere di ciascuno di noi, nel giorno in cui persino una commissione delle Nazioni Unite parla di genocidio. L'invasione di Gaza con l'esodo della popolazione è un crimine di aggressione che merita la condanna unanime di questo Parlamento. Ma non basta. Abbiamo non solo il dovere morale ma anche l'obbligo giuridico internazionale di fermare tutto questo. Per questo servono azioni concrete, sanzioni durissime, sospendere ogni accordo. Chiediamo di convocare l'ambasciatore israeliano per esprimere condanna formale, comunicare le nostre decisioni, tra cui il riconoscimento dello stato di Palestina. E che un attacco alla Flottilla verrà considerato un attacco anche a noi. Con colpevole ritardo, l'Europa si è svegliata dall'immobilismo annunciando misure contro il Governo Israeliano. Il governo italiano non continui a opporsi. Oggi l'inazione non è più un'opzione, è complicità. Noi vi piace questa parola? Nemmeno a noi. Allora venite e agite. Agiamo insieme. L'Italia, per storia e geografia, non può essere complice". Lo ha detto in Aula intervenendo in apertura di seduta Giuseppe Provenzano, deputato e responsabile nazionale Esteri del PD.