Legge richiami vivi. Zanoni e Masolo (AVS): “FdI denuncia la grande persecuzione dei cacciatori a vantaggio degli immigrati. Ecco un assaggio di legislatura targata FdI”

23 luglio 2025

(Arv) Venezia 23 lug. 2025- "Fratelli d'Italia non perde occasione per mettere in luce il valore del suo pensiero politico su diritti umani e ambiente. Ancora una volta, spetta al consigliere Joe Formaggio incarnare l'anteprima di un Consiglio regionale del Veneto governato da Fratelli d'Italia, nel quale Lega e Forza Italia assistono da spettatori". Lo dichiarano i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Alleanza Verdi Sinistra).

" Queste le parole del collega consigliere Formaggio - puntualizzano i consiglieri: 'Ci sono persone che entrano illegalmente in Italia e fanno delle auto certificazioni, dicendo che sono omossessuali o che hanno ricevuto violenze nei loro Paesi eccetera, nessuno dice niente e li integriamo come cittadini italiani, e il problema è che un cacciatore che fa un'autocertificazione degli uccelli che ha già a casa e che ama: il cacciatore vuole più spesso bene al cane e ai richiami vivi che non alle altre persone. Autorizziamo che un extra-comunitario autocertifichi che ha subito dei problemi nel suo paese, gli crediamo e gli diamo anche dei soldi e non crediamo a un cacciatore che dice che quell'uccello lì lo ha comprato in un posto e lo sta usando… per la sua passione, che è la caccia'".

"Ma d'altronde, come possiamo attenderci che chi, per sua stessa ammissione, ama più il suo cane che addestra a predare, e gli uccelli, che costringe in gabbie grandi come fazzoletti più degli uomini, possa comprendere la tragedia delle guerre, magari come quella che si sta consumando in Medio Oriente o in altri luoghi dimenticati dall'Occidente? Inoltre, come segnalato in aula, il collega Formaggio ha fornito a tutti noi eletti un grande esempio di prostrazione nell'adeguarsi ai comandi che l'europarlamentare Sergio Berlato, gesticolando e sbracciandosi, forniva dall'acquario del Consiglio regionale. È decisamente una fortuna che i Consigli regionali non si occupino di politica estera", concludono Zanoni e Masolo.