Fondazione CIMA - Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale

09/15/2025 | News release | Distributed by Public on 09/15/2025 07:25

Un incontro tra sistemi: il Mozambico in visita al Sistema di Protezione Civile Italiano

Inizia oggi una settimana di scambio istituzionale e scientifico tra Mozambico e Italia, nel quadro del progetto Ready2Act, per rafforzare insieme la cultura della preparazione e della risposta ai disastri.

C'è un momento, nella cooperazione internazionale, in cui le relazioni costruite a distanza nel tempo trovano uno spazio "fisico" di incontro e di dialogo. Un'occasione di scambio, riflessione e confronto tecnico. È questo il motore della visita in Italia della delegazione di alto livello del Mozambico, che da oggi per cinque giorni sarà ospite del Sistema di Protezione Civile Italiano. Un percorso che tocca Roma, Genova, Savona e che porta con sé una storia di collaborazione pluriennale tra istituzioni, enti tecnici e organizzazioni impegnate nella riduzione del rischio e nell'adattamento ai cambiamenti climatici.

Tra le tappe previste in agenda, la visita al Dipartimento della Protezione Civile e al Centro Funzionale della Regione Liguria, incontri con la Protezione Civile del Comune di Genova e una giornata interamente dedicata a Fondazione CIMA. Al centro: il coordinamento interistituzionale, l'early warning multirischio, i protocolli operativi, l'integrazione dei dati e la costruzione di procedure condivise.

La visita si inserisce nel progetto Ready2Act, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) attraverso l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato dall'Istituto Nazionale per la Gestione e la Riduzione del Rischio di Disastri del Mozambico (INGD) in partenariato con Fondazione CIMA, con la collaborazione di WeWorld e con il supporto strategico del Dipartimento della Protezione Civile Italiano. Il progetto si concentra sul rafforzamento dei meccanismi di coordinamento e delle capacità operative del Sistema di Protezione Civile mozambicano, con particolare attenzione al funzionamento del CENOE, il Centro Nazionale Operativo per le Emergenze.

Conoscere il sistema per rafforzare la rete

Per i membri della delegazione, rappresentanti di INGD, INAM (Istituto Nazionale di Meteorologia) e DNGRH (Direzione Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche), la settimana italiana rappresenta un'occasione per esplorare da vicino il funzionamento del sistema di allerta e risposta italiano, tra livelli nazionali, regionali e locali. Tra loro anche S.E. Luisa Celma Meque, presidente dell'INGD, che incontrerà il Capo Dipartimento della Protezione Civile italiana, Fabio Ciciliano, in un momento di confronto diretto tra i due vertici istituzionali.

«Siamo orgogliosi di sostenere questa missione di alto livello, che rafforza un partenariato costruito nel tempo tra Italia e Mozambico», dichiara Marco Rusconi, Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. «Con Ready2Act vogliamo investire non solo in strumenti e infrastrutture, ma soprattutto in relazioni istituzionali solide e in capacità locali durature. È così che la cooperazione allo sviluppo diventa concreta: trasformando la preparazione in protezione di vite umane e in sviluppo resiliente per le comunità più esposte. Da questo punto di vista, quello italiano è un modello di riferimento, perché basato su integrazione e interoperatività di tutti gli attori».

«Questa visita è il frutto di una relazione costruita nel tempo, basata sulla fiducia reciproca e sul rispetto delle competenze», dichiara Luca Ferraris, presidente di Fondazione CIMA. «Non si tratta solo di capacity building, ma di un processo di apprendimento condiviso: perché la preparazione, la cooperazione e la risposta ai rischi climatici sono sfide globali, che richiedono alleanze forti e continuità».

«Il nostro lavoro in Mozambico dimostra che non basta soccorrere: costruire capacità locali significa dare alle comunità gli strumenti per anticipare, prevenire e adattarsi alle emergenze climatiche. È investire in formazione, foreste, agricoltura resiliente e governance partecipata affinché le persone non siano più solo vittime, ma agenti di cambiamento», dichiara Stefania Piccinelli, Direttrice Programmi Internazionali WeWorld.

Proprio per questo, l'agenda della giornata presso Fondazione CIMA sarà interamente dedicata alla dimensione tecnico-scientifica del progetto Ready2Act: sistemi di monitoraggio idro-meteorologico, modellistica idrologica, gestione delle informazioni spaziali, simulazioni e supporto alla decisione. Saranno inoltre presentati i contributi della Fondazione al programma continentale AMHEWAS - Africa Multi-Hazard Early Warning and Early Action System, promosso dalla Commissione dell'Unione Africana (AUC) con il supporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri (UNDRR).

La forza della preparazione

In un contesto globale segnato da un aumento dell'intensità e della frequenza degli eventi estremi, il Mozambico è uno dei Paesi più esposti ai rischi idro-meteorologici. In questo scenario, il progetto Ready2Act si propone di rafforzare le strutture operative del Paese, sia a livello nazionale sia a livello provinciale, migliorando gli strumenti di previsione, le capacità di coordinamento e la gestione dei dati. Un passaggio cruciale del progetto è la creazione della nuova Sala Operativa Nazionale del CENOE (Sala de Situações do CENOE), che verrà inaugurata a fine settembre 2025, e la sua connessione alla rete AMHEWAS, per rendere il Mozambico un nodo attivo del sistema continentale di early warning.

L'approccio adottato valorizza l'interazione tra tecnologia e competenza umana. Accanto all'introduzione di piattaforme integrate come myDEWETRA, che consente la visualizzazione e l'analisi in tempo reale dei dati di rischio, sono stati avviati percorsi di formazione per oltre 60 operatori, finalizzati alla costruzione di un sistema in grado di anticipare gli scenari critici, allertare tempestivamente e rispondere con efficacia.

«L'innovazione tecnologica è centrale, ma non basta», spiega Alessandro Masoero, Direttore Associato di Fondazione CIMA. «Serve la capacità di adattare i sistemi ai territori, alle istituzioni, alle comunità. È in questo equilibrio tra scienza, contesto e relazione che un sistema di protezione civile trova la sua forza».

Un percorso condiviso, che guarda avanti

La visita della delegazione mozambicana rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di rafforzamento della cooperazione bilaterale tra i due Paesi. Un'occasione per confrontare modelli, sfide e strumenti, con l'obiettivo comune di rendere più resilienti i territori e più pronte le istituzioni.

Nel corso della settimana saranno coinvolti attivamente anche i partner del progetto, a partire dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e WeWorld, il cui ruolo è centrale nel facilitare il dialogo strategico tra i diversi attori e nel garantire la sostenibilità delle azioni nel tempo.

Il progetto Ready2Act continua così il suo percorso di scambio e rafforzamento. Oggi in Italia, domani di nuovo in Mozambico. Con un obiettivo chiaro: costruire capacità prima che l'emergenza arrivi.

Fondazione CIMA - Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale published this content on September 15, 2025, and is solely responsible for the information contained herein. Distributed via Public Technologies (PUBT), unedited and unaltered, on September 15, 2025 at 13:25 UTC. If you believe the information included in the content is inaccurate or outdated and requires editing or removal, please contact us at [email protected]