11/13/2025 | Press release | Distributed by Public on 11/13/2025 11:03
Alle ore 17, in Sala Alessi, la presentazione del progetto "Ombra di tutti", opera collettiva ideata dall'artista Patrizio Raso con tessuti provenienti da tutta Italia e una mostra itinerante
Milano, 13 novembre 2025 - La memoria collettiva torna a intrecciarsi a Milano con un evento che unisce arte, testimonianza e impegno civile. Domani, venerdì 14 novembre, alle ore 17 in Sala Alessi a Palazzo Marino, avrà luogo l'evento "Milano intrecci di memoria. Ombra di tutti", con la presentazione dell'opera dell'artista Patrizio Raso dedicata a Roberto Franceschi, studente della Bocconi ucciso nel 1973 da un colpo di arma da fuoco, esploso dagli agenti della Polizia di Stato, durante uno scontro con gli studenti.
L'iniziativa è promossa dalla Fondazione Roberto Franceschi Onlus in collaborazione con il Comune di Milano - Milano è Memoria ed è una nuova tappa del progetto "Ombra di tutti", un percorso artistico e civile che attraversa l'Italia raccogliendo voci, luoghi e storie intrecciate dal desiderio di non dimenticare. L'incontro, condotto a più voci, riunirà in Sala Alessi l'ideatore del progetto, Patrizio Raso, e nove testimoni d'eccezione provenienti da diverse regioni italiane per condividere le storie degli indumenti o dei tessuti donati per la realizzazione dell'opera che nasce dall'intreccio di questi "quadrati di storia" con il montgomery del giovane studente ucciso. Questi frammenti di vita intrecciati daranno corpo a un abito collettivo: una grande opera simbolica che proietta l'ombra del monumento dedicato a Franceschi, posto in via Bocconi angolo via Sarfatti nel 1977, trasformandola in una forma viva e condivisa di memoria.
L'evento sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e di Cristina Franceschi, Presidente della Fondazione Roberto Franceschi Onlus. Proseguirà con gli interventi dell'artista Patrizio Raso, autore dell'opera, e del curatore Marco Scotini, che presenterà anche la mostra "Ombra di tutti", collegata al progetto, in programma dal 3 dicembre 2025 all'11 gennaio 2026 alla Casa della Memoria di Milano.
Seguiranno gli interventi di Alessandra Ballerini, avvocata della famiglia Regeni (Genova); Vincenzo Chindamo, fratello di Maria Chindamo, imprenditrice agricola vittima della 'ndrangheta (Limbadi); don Pino De Masi, referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro (Polistena); Francesco Ganzaroli, studente e presidente dell'Associazione La Resistenza (Ferrara); Elena Giuliani, sorella di Carlo Giuliani (Genova); Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato (Cinisi); John Mpaliza, portavoce della rete Insieme per la Pace in Congo (Trento); Giovanni Ricci, figlio di Domenico Ricci, carabiniere della scorta di Aldo Moro ucciso nella strage di via Fani (Roma); e Benedetta Tobagi, storica e scrittrice, figlia del giornalista Walter Tobagi (Milano).
A coordinare l'incontro saranno la giornalista Tiziana Ferrario e Luca Gibillini, responsabile del progetto Milano è Memoria. Durante l'evento sarà proiettato un video realizzato dalla filmmaker, Anna Frigo.
L'evento è realizzato con la collaborazione de Il Libraccio, SPI CGIL Milano e Lombardia e Fondazione Wurmkos Onlus. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Roberto Franceschi
Roberto Franceschi nasce a Milano il 23 luglio 1952 da Lydia e Mario, in una famiglia milanese di forti ideali democratici e antifascisti. Dopo gli anni della scuola a Milano, si trasferisce per un breve periodo in Sicilia, dove completa la scuola media a Gela e frequenta il liceo a Catania, per poi tornare a Milano e diplomarsi con ottimi risultati al Liceo Scientifico "Vittorio Veneto".
Nel 1970 rappresenta la scuola milanese in un viaggio di scambio in Germania, dove nasce un'amicizia con il giudice Hans Stössel, antifascista tedesco, simbolo di un dialogo tra generazioni unite dagli stessi valori democratici.
Durante gli anni del liceo sviluppa un profondo interesse per le questioni sociali e politiche e aderisce al Movimento Studentesco. Dopo la maturità si iscrive alla Facoltà di Economia Politica dell'Università Bocconi, dove si distingue per impegno, serietà e passione civile. È tra i leader del movimento studentesco universitario e sostiene che la conoscenza debba essere messa al servizio degli ultimi.
La sera del 23 gennaio 1973, durante un'assemblea del Movimento Studentesco alla Bocconi, la polizia interviene per impedirne lo svolgimento. Nello scontro che segue, vengono sparati colpi d'arma da fuoco: Roberto Franceschi viene colpito alla testa e muore. Con lui è colpito alle spalle anche l'operaio Roberto Piacentini.
L'opera "Ombra di tutti"
La ricerca dell'artista Patrizio Raso nasce nel 2020 attorno al Monumento a Roberto Franceschi e, in collaborazione con la Fondazione Roberto Franceschi Onlus, si sviluppa in un percorso nazionale che estende il significato del monumento oltre la sua collocazione fisica.
Da questo itinerario prende forma "Ombra di tutti", un'opera collettiva realizzata con i vestiti donati da persone di tutta Italia, intrecciati con il montgomery di Roberto Franceschi. L'opera rappresenta un'ombra trasportabile, simbolo di un intreccio tra passato e presente, capace di generare nuovi spazi di memoria e dialogo.
La forma dell'opera nasce dalla proiezione dell'ombra del Monumento originale, tracciata nel giugno 2021 durante un'azione performativa in via Bocconi, quando l'artista e un gruppo di persone ne hanno disegnato la silhouette direttamente sull'asfalto.
Milano è memoria