Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

12/16/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/16/2025 11:29

BIOMETANO. PELLEGRINO (AVS): NORMA ETICA E DEONTOLOGICA DA PERSEGUIRE

BIOMETANO. PELLEGRINO (AVS): NORMA ETICA E DEONTOLOGICA DA PERSEGUIRE

16.12.2025
18:09
(ACON) Trieste, 16 dic - "Oltre 5.300 firme sono state consegnate oggi nelle mani del presidente Bordin per ribadire ancora una volta la contrarietà di un'intera comunità, e del suo territorio, all'installazione di un impianto a biogas nel Comune di Pagnacco". Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra.

"Quella che è stata portata all'attenzione del Consiglio è la voce di una popolazione che si alza forte, compatta e determinata - prosegue Pellegrino - e con la ferma volontà di impedire la realizzazione di un progetto dissennato volto a depauperare un'area con un'altissima valenza culturale, sociale, ambientale, paesaggistica e con un patrimonio di biodiversità unico con un'opera fortemente impattante ma che, a causa di una normativa che necessita di una inevitabile revisione, bypasserebbe la valutazione di impatto ambientale".

"Ma esiste anche una normativa etica e deontologica che ogni buon progettista mette in campo - sostiene ancora la consigliera - quando viene incaricato di redigere un progetto e che rimanda al 'buon costruire' finalizzato alla tutela del territorio, del patrimonio storico-artistico e dell'ambiente, rispondendo alle esigenze sociali e individuali e che prevede di considerare anche tutte le ricadute negative e non di valutare solo quelle che hanno una valenza economica per il proponente".

"Consegnare un luogo iconico a una struttura industriale per la produzione di metano con una potenzialità di 300 Smc/h alimentata da scarti o rifiuti agricoli e zootecnici, in gran parte importata da altre regioni - prosegue l'esponente rosso-verde -, è quantomeno singolare. Risulta ancora più singolare se a guadagnarci sarà prevalentemente una ditta con sede legale in Emilia Romagna, la quale drenerà gran parte dei frutti economici dello sfruttamento, lasciando al territorio regionale e alle future generazioni solo i rifiuti di una politica industriale scellerata e distruttiva di un patrimonio collettivo". "La presenza trasversale dei consiglieri di Opposizione e di Maggioranza, tra cui il presidente della IV Commissione, Alberto Budai - evidenzia la consigliera -, ha rasserenato in parte i presentatori della petizione a cui è stato ribadito tutto l'appoggio politico del Consiglio regionale. A confermare la volontà di bloccare la realizzazione di questo impianto e di valutare la fattibilità di altri nella nostra regione, si affianca l'approvazione di un ordine del giorno, a mia prima firma, sulla legge di bilancio 2026-2028, con il quale la Giunta si è impegnata a valutare l'opportunità di effettuare uno studio sulla possibilità di introdurre una normativa regionale sulla verifica di assoggettabilità alla Via, definendo criteri e soglie specifiche per gli impianti di trattamento biologico o chimico-fisico di reflui, biomasse e altre matrici organiche, e valutare un aggiornamento della legge regionale 2/2025 per assicurare che la fascia di rispetto per la localizzazione degli impianti di produzione di biogas e biometano risulti di almeno 500 metri, compatibile con le prescrizioni paesaggistiche del d.lgs. 42/2004, con le norme tecniche del Ppr, il d.lgs 190/2024 e con i limiti previsti dal d.l. 175/2025, una volta che il d.l. 175/2025 stesso sia convertito in legge".

"Non siamo a priori contro questi impianti - conclude Pellegrino -, ma bisogna avere il coraggio di contrastare quelli che vengono dipinti come green per poter accedere agli incentivi ma che di sostenibile, dal punto di vista ambientale, non hanno nemmeno l'ombra". ACON/COM/rcm



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